La storia più antica della civiltà Maya potrebbe essere riscritta

maya ph pixabay

In Guatemala è stato scoperto “il primo sistema autostradale al mondo”. A riferirlo è il Washington Post. Un gruppo di ricerca ha trovato 417 città databili attorno al 1000 A.C che sarebbero collegati tra loro da una rete di strade lunga 177 km.

Questa rete di collegamenti rifletterebbe l’organizzazione socio-economica e il potere politico dell’epoca. La scoperta ribalta radicate convinzioni relative alla storia più antica della civiltà Maya, quella pre-classica, che intercorre tra il 2000 a.C. e il 250 d.C. Sino ad oggi si riteneva che durante la fase pre-classica la civiltà Maya fosse costituita totalmente da cacciatori-raccoglitori, e fosse quindi del tutto nomade. “Siamo a un punto di svolta”, ha dichiarato Richard Hansen, docente di ricerca archeologica dell’Idaho State University, uno degli autori principali dello studio.

I ritrovamenti sono stati fatti in un’area a dir poco remota e inaccessibile della giungla tropicale, al confine tra Mexico e Guatemala, al momento raggiungibile solo con un elicottero. “Adesso possiamo affermare senza paura di sbagliare che il periodo pre-classico della cultura Maya è stato ben più complesso e raffinato dal punto di vista architettonico di quanto credessimo, con alcuni dei più grandi edifici della storia mondiale che sarebbero stati edificati proprio in questa fase”.

I risultati sono stati possibili grazie al lidar, tecnica di mappatura laser capace di rivelare i dettagli più particolari, come la vegetazione antica. Lo strumento ha permesso agli scienziati di distinguere antichissime dighe altrimenti non identificabili, ma anche bacini idrici, piramidi, reti di strade rialzate e persino dei campi da gioco.