Correggio. Tredicenne finisce in ospedale: è stato picchiato da alcuni bulli a scuola

Violenza senza precedenti a Correggio (Reggio Emilia) dove un tredicenne è finito in ospedale dopo essere stato picchiato da alcuni bulli a scuola. Il pestaggio è avvenuto durante l’intervallo, nei corridoi del Convitto Corso.

Una decina di studenti, tra coetanei e adolescenti più grandi delle classi superiori hanno accerchiato il tredicenne e si sono scagliati contro di lui, prendendolo a calci e pugni. Prima delle botte, sarebbero partite le prese in giro per il nuovo taglio di capelli della vittima di violenze.

Secondo quanto ricostruito, poco prima la vittima aveva difeso una compagna di classe derisa. I bulli prima sono partiti con alcuni schiaffi sul collo, contro i quali la vittima ha reagito verbalmente, chiedendo loro di smetterla. Ma tutto è degenerato. Lo hanno buttato a terra e qui, il branco ha continuato a colpirlo con insistenza con calci e pugni su tutto il corpo.

Ad intervenire per sedare la rissa, un insegnante attirato dai rumori, poi i giovani si sono dileguati. Al rientro in classe però, il tredicenne era dolorante e sanguinava dal labbro, così il professore ha allertato il 118. Il ragazzo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per accertare se avesse subito traumi costali e alla schiena.

I Carabinieri hanno aperto un’indagine per accertare i fatti e individuare i responsabili. “Non è la prima volta che accadono questi episodi ai danni di mio figlio – ha denunciato la madre della vittima a il Resto del Carlino di Reggio Emilia – stavolta mi auguro che si possa andare fino in fondo e che i responsabili vengano puniti in modo severo. E che non debba emergere l’omertà tra coloro che possono indicare i colpevoli di questa violenta aggressione”.

Per i bulli si prospettano provvedimenti esemplari e il rischio di un procedimento penale. “Stiamo identificando gli autori dell’aggressione, poi convocheremo i loro genitori e avvieremo i previsti provvedimenti disciplinari, senza escludere affatto il ricorso alla sospensione temporanea dalle lezioni a carico degli studenti responsabili del gesto violento”, ha spiegato Luca Bassi, dirigente scolastico del Convitto Corso.