Laura Petrolito: monta la rabbia contro Paolo Cuogno

Una folla inferocita si è radunata di fronte alla caserma dei Carabinieri di Canicattini Bagni. Il centro del Siracusano è scosso per l’omicidio di Laura Petrolito, canicattinese uccisa a coltellate e gettata in un pozzo in contrada Stallaini a quanto si apprende per mano del compagno Paolo Cuogno, che è stato posto in stato di fermo e dovrebbe quindi essere tradotto in carcere. 

I Carabinieri hanno interrogato il bracciante agricolo Paolo Cugno e altre persone che potrebbero essere a conoscenza di particolari utili alle indagini. Di fronte alla caserma si è creata una folla arrabbiata. La stessa rabbia che corre sul web con post infuocati su Facebook. Decine di persone tra amici, parenti, conoscenti stazionano dall’ora di pranzo.

Il padre della vittima è distrutto. Piange da ore. C’è chi vuole giustizia, chi invece cerca vendetta. Attendono che il presunto assassino esca. La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo con l’accusa di omicidio. Dietro un pannello qualcuno ha sistemato delle grosse pietre. Si teme che vogliano tirarle al presunto assassino. Leggi qui lo sfogo del padre Andrea Paolo Cugno ha accoltellato Laura Petrolito “come si uccide un maiale”.

Andrea Petrolito

La comunità si è fermata

La processione di San Giuseppe e la tradizionale vendita all’incanto dei doni offerti per le famiglie bisognose è stata annullata. Per le vie del centro regna il silenzio. Laura era giovane mamma di due figli, dei quali uno avuto da una precedente relazione e che non viveva in casa con lei. La pagina Facebook della ragazza è piena di foto, di messaggi. Il pensiero torna a Maria Ton.