Padova, l’imprenditore Giorgio Zanardi trovato morto con una corda legata al collo

“Una montagna di debiti”. Così l’amministratore unico, inquadra la situazione finanziaria dell’azienda tipografica-editoriale di Padova, il cui titolare e fondatore , assieme al fratello, si è ucciso stamani. L’uomo, Giorgio Zanardi, è stato trovato con una corda legata al collo, dentro la sua azienda, poco lontano dal suo ufficio. Sul tavolo un biglietto che parlava di ragioni economico-finanziarie all’ordine del suo gesto. L’azienda in pochi anni era passata da 300 a 110 dipendenti (la stragrande maggioranza dei quali oggi in cassa integrazione) e proprio pochi giorni fa, il 9 gennaio, aveva presentato richiesta di concordato. L’imprenditore lascia una moglie e due figlie, entrambe dipendenti dell’azienda di famiglia ed entrambe in cassa  integrazione. A trovare l’uomo privo di vita è stato questa mattina il capo reparto. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del Suem, i Carabinieri di Padova e i vigili del fuoco.

Una storia che si ripete. Solo qualche giorno addietro si era suicidato il titolare di un distributore di carburante. Anche in quel caso la crisi aveva tolto il sorriso all’imprenditore padovano. In quel frangente si era registrata la presa di posizione della classe politica locale che aveva chiamato in causa i palazzi romani.