Concorsi forze armate: suggerimenti per affrontarli al meglio

guerra - Foto di Amber Clay da Pixabay

Il vostro sogno più grande è sempre stato quello di entrare a far parte dell’esercito? Allora è chiaro che dovreste prendere in considerazione l’idea di affrontare uno dei tanti concorsi che vengono proposti ogni anno.

Uno degli errori che si commettono più di frequente è quello di non informarsi a sufficienza circa i concorsi che vengono organizzati annualmente. Per diversi giovani, si tratta di un vero e proprio sogno nel cassetto. Entrare a far parte delle forze armate, però, prevede necessariamente il superamento di un certo concorso.

Concorsi VFI

Se l’obiettivo è quello di cominciare ad affrontare concorsi militari e lavorare presso l’esercito, piuttosto che la marina o l’aeronautica, c’è più di un concorso forze armate a cui ci si può iscrivere. Si tratta, ad esempio, del concorso per diventare un VFI, ovvero un volontario in ferma inziale, del corpo militare ovviamente a cui si aspira.

Si tratta, in realtà, di una nuova figura che ha preso il posto del VFP1 con diverse modifiche. Prima di tutto, i mutamenti riguardano il periodo di ferma, che non è più pari ad un anno, ma di addirittura 36 mesi. Dopo un anno di servizio, comunque, si potrà prendere parte ai concorsi per accedere al corpo di Polizia, mentre dopo due anni si potrà avere accesso ai concorsi militari.

Per poter avere accesso all’età limite, tra l’altro è stata rivista la soglia d’età, pari a 24 anni attualmente. Per quanto concerne i bandi, invece, è chiaro che si prende in considerazione dei periodi di pubblicazione differenti: tutto dipende dal corpo militare che viene prescelto. In ogni caso, la fase di reclutamento è suddivisa in due procedimenti: la prima fase è quella che ha ad oggetto la valutazione dei titoli di merito, mentre la seconda fase prevede l’operazione di accertamento dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale.

Concorsi VFT

Il concorso militare 2023 per VFT, ovvero per il volontario in ferma triennale prende il posto del VPF4. Tra le più importanti novità, troviamo sicuramente il fatto che la ferma non è più di quattro anni, limitata solamente a tre anni d’ora in avanti. Si riduce anche il limite d’età in riferimento all’accesso, che è ora pari a 28 anni. Invece, il concorso è riservato a tutti i VFI in servizio da almeno due anni.

Una volta passato con successo il concorso, ecco che i candidati assunti potranno ottenere il titolo di Caporale in riferimento all’esercito. Non solo, dal momento che i VFT garantiscono la possibilità di riservare delle specifiche quote di posti all’interno di un gran numero di concorsi. Se l’obiettivo, invece, è quello di diventare Maresciallo nell’esercito, piuttosto che nell’Aeronautica oppure nella Marina, ma anche nell’Arma dei Carabinieri, allora c’è un altro percorso da fare. Si tratta di partecipare a un concorso pubblico, che è aperto a ogni cittadino che ha ottenuto un diploma, ha un’età che va da 17 fino a 26 anni, non ancora compiuti.

Suggerimenti per superare i concorsi militari

È chiaro che la cosa migliore da fare è quella di valutare con la massima attenzione quelli che sono i requisiti inseriti all’interno di ciascun bando, sia in riferimento alle materie da studiare, ma anche alle prove che i vari candidati che dovranno affrontare.

Una delle soluzioni per prepararsi al meglio a questo tipo di concorsi è quella di focalizzarsi sul sistema di studio, che deve combinare due aspetti come innovazione e tradizione. È vero che buona parte delle materie presenti e specificate all’interno del bando sono sempre le stesse e, di conseguenza, si può iniziare a studiare già prima che il bando venga pubblicato, cercando di apprendere al meglio tutte le nozioni principali.