Nuovi protocolli di insediamento in aree di crisi industriale in Toscana

Giani Regione Toscana

Approvata dalla giunta regionale la delibera che individua gli indirizzi per il bando di prossima apertura riguardante i nuovi protocolli di insediamento per le aree di crisi industriale toscane. Il nuovo avviso metterà a disposizione 4 milioni di euro e sarà gestito da Sviluppo Toscana.

“Il bando – riferisce il presidente Eugenio Giani – mette in campo azioni concrete per favorire la crescita sostenibile, la qualificazione del tessuto produttivo e processi di industrializzazione e reindustrializzazione mediante la realizzazione di programmi di sviluppo industriale di particolare rilevanza strategica con contenuti innovativi. Una misura che punta a favorire la riqualificazione di questi territori, l’attrazione di nuovi investimenti ed il rilancio di sviluppo e occupazione”.

Soddisfatto anche l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras. “Ridare slancio all’economia nelle aree di crisi della regione e creare nuovi posti di lavoro sono gli obiettivi che ci poniamo con i nuovi protocolli di insediamento – ha detto -, per i quali nelle prossime settimane è prevista l’apertura del bando. Si tratta di una misura che già in passato ha dato buoni risultati, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. E’ nel rapporto di fiducia con le imprese che si creano i migliori presupposti per lo sviluppo e la crescita del territorio”.

L’obiettivo del bando è dare sostegno agli investimenti di PMI e Grandi Imprese attraverso la raccolta di manifestazioni di interesse per: progetti di investimento di imprese italiane ed estere e di imprese attive in Toscana in grado di creare occupazione aggiuntiva diretta o indiretta, progetti di rilocalizzazione produttiva, infrastrutture di trasferimento tecnologico, investimenti destinati al recupero o alla diversificazione, anche parziale, della produzione e al mantenimento dell’occupazione, in caso di crisi, chiusura o delocalizzazione aziendale, con eventuale coinvolgimento dei lavoratori nella gestione di impresa ed investimenti da parte di società o società cooperative con sede operativa in Toscana, i cui rappresentanti legali e almeno il 50 per cento dei soci lavoratori detengono almeno il 51 per cento del capitale sociale e sono dipendenti di imprese dichiarate in crisi al momento della costituzione della società.

I territori interessati sono quelli ricompresi nelle aree definite dalla carta degli aiuti a finalità regionale approvata dalla commissione europea che possono godere delle esenzioni previste dall’articolo 107.3.c del TFUE (trattato sul funzionamento dell’unione europea) e in cui insista anche la condizione di crisi industriale complessa e non complessa regionale. Si tratta dei Comuni di Carrara, Massa, Montignoso, Agliana, Montale, Pistoia, Collesalvetti, Livorno, Rosignano Marittimo, Gavorrano, Grosseto, Scarlino, Follonica, Campiglia Marittima e Piombino.

I soggetti ai quali è rivolto il bando sono micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata, e le grandi imprese. Tutte devono avere sede legale e/o unità locale in Toscana ed operare nei settori del manifatturiero e del turismo.