Il Nord non vuole che il Sud e la sua sanità si sviluppino

L’ACCUSA DELLA GABANELLI: “IL NORD NON VUOLE CHE IL SUD E LA SUA SANITÀ SI SVILUPPINO”. Esiste un interesse del Nord che il Sud non si sviluppi?“. La domanda viene posta dal giornalista Giovanni Floris alla collega Milena Gabanelli, nel corso della trasmissione Di Martedì in onda su LA7. La conduttrice di Report non si lascia pregare e risponde in maniera inequivocabile: “Il Nord ha certamente questo interesse, attrae i pazienti dal Sud. Vale per gli ospedali pubblici che per la strutture private. Quindi certamente non ha interesse a spingere affinché la sanità al Sud migliori”. Dall’asserzione della Gabanelli si intravede un filo conduttore che riporta alla mente ai fatti incresciosi accaduti nelle ultime ore, rafforzando la tesi della giornalista.

Rino Rosario Logiacco – ma è la santa verità, basta smanettare sul web e trovate mille informazioni in merito . Tutti sanno che mentre gli ospedali del nord migliorano e hanno migliorato non solo le loro strutture, ma anche reparti e organizzazione sanitaria, i medici sono felici e contenti di ricevere i pazienti del sud, tanto poi si fanno rimborsare le prestazioni dalle regioni di provenienza, provate a chiedere alla regione Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata o Puglia quanto rimborsano ai nosocomi del nord Italia ogni santissimo anno e vedrete cifre da capogiro .. per non parlare dell’indotto, dottori furbetti che fanno visite private, spese di soggiorno, il dormire ed il mangiare, fa si che gira anche una economia non indifferente … la giornalista non ha detto nulla di nuovo .. il nord e i politici del nord fanno di tutto per non far migliorare le strutture che ci sono al sud, dove lavorano con estremi sacrifici chi crede nella medicina e chi si abitua ai disservizi. Poi, molti dottori anche quì furbetti, fanno delle visite private un vero profitto, portando nei vari studi, medici e luminari che vengono dal nord con l’acquasantiera i quali dopo aver spillato alla povera gente un pò di denaro li fa partire per i viaggi della speranza, e così il giro vizioso inizia .. questo lo sanno anche le pietre che voi chiamate sassi .. tutti sono al corrente di queste situazioni e nessuno interviene. Anzi si favorisce sempre di più il privato. Nessun inps o inail garantisce una assicurazione ai lavoratori affinché possano usufruire di una sanità decente, andate a vedere un pò come funziona in Germania ad esempio e vedrete che noi siamo messi peggio di quei villaggi sperduti nel cuore dell’africa, manca che arrivino le tende di quei medici senza frontiere .. questa è la realtà . In base alla regione in cui si vive esiste un diverso Diritto alla Salute. Nelle zone più disagiate del Sud, la vita media arriva ad essere anche di 10 anni inferiore rispetto alle zone più agiate del Nord. Addirittura pare che esista anche un 10% di meridionali che statisticamente decide di rinunciare alle cure, sfiduciato dalla situazione. Ogni anno alle regioni del Sud arrivano 4 miliardi di euro in meno in proporzione a parità di popolazione. In pratica ogni anno questi 4 miliardi di euro in meno, per i circa 21 milioni di cittadini residenti al Sud, si traducono, tra le altre cose, nella mancanza di circa 100.000 operatori tra medici ed infermieri. Queste migrazioni sanitarie comportano per le strutture sanitarie del Nord oltre 4,5 miliardi di euro di rimborsi in più ogni anno a danno di quelle del Sud (quando si dice “oltre il danno la beffa”). Praticamente, alla fine di questa giostra, di questo giro vizioso, nel complesso ogni anno vengono a mancare tra gli 8 ed i 9 miliardi di euro per la spesa sanitaria al Sud. Appare evidente quanto questa situazione sia per le regioni del Nord un vero è proprio business. Stiamo parlando della salute e della vita di esseri umani che di fronte alla legge dovrebbero essere uguali. Eppure sembra che la vita dei cittadini di una parte del territorio valga più di quelli dell’altra parte.

Rino Logiacco