La cara vecchia penna è sempre usata dagli italiani e non solo a scuola

Tastiera, mouse, cellulare, pc. E la cara vecchia penna? Che posto occupa nella vita di tutti i giorni per gli italiani? La penna non è usata soltanto a scuola ma praticamente ovunque, sul lavoro e nella vita di tutti i giorni. Alzi la mano chi non cerca una penna per prendere appunti su carta, per scrivere su un’agenda. Il mondo delle penne è fatto anche di collezionisti, soprattutto di persone che scelgono la penna stilografica. Una vera icona. “Chi possiede una penna stilografica dimostra, senza bisogno di ostentare o atteggiarsi, di avere un tocco di stile più degli altri”. Così si legge su Ecletticamente: tecniche di seduzione, dieta, denaro, crescita personale. Il giornale che compie 10 anni, osserva come “nel mondo del lavoro sono molto pochi i professionisti che lavorano con la penna stilografica”. Quei professionisti si distinguono.

Sono celebri le penne stilografiche collezionate ad esempio da Giovanni Falcone. Il giudice le usava per scrivere carte su carte in inchieste che hanno cambiato l’Italia. Andando indietro nel tempo Giacomo Puccini su “Illustrazione Italiana” manifestava la sua preferenza per la penna Parker definendola “superlativamente buona!”. Con le penne sono stati scritti trattati di pace, accordi bilaterali, ultimo in ordine di tempo quello tra Francia ed Italia. Con la penna Sergio Mattarella ha firmato per accettare il suo secondo mandato da Presidente della Repubblica.

Ancora oggi le pagine di storia vengono scritte nero su bianco usando la penna. Tanti personaggi che hanno fatto la storia sono stati immortalati con le loro stilografiche mentre sigillavano passaggi epocali destinati a cambiare la vita di tutti. Esiste un mondo di collezionisti della penna stilo tant’è che ci sono associazioni e un mercato abbastanza vivace.

Regalare una penna rientra tra i regali più gettonati ad esempio quando un figlio si laurea, quando sottoscrive il suo primo contratto di lavoro. Nonostante l’avvento della firma digitale, dei documenti siglati da remoto, scrivere nero su bianco a mano rimane molto di più di qualcosa di simbolico.

La penna ha una sua storia perché è legata al momento storico in cui è prodotta. In particolare una penna stilografica è molto particolare perché ha una sua rappresentazione artistica. Esistono musei dedicati alle penne stilografiche, ad oggetti che appartengono ad epoche passate e moderne. Gli italiani condividono la passione per le penne stilo con i cugini francesi. Ancora oggi i produttori di penne investono continuamente per innovare. A discapito di quanto si possa immaginare la penna è molto diffusa. Guardiamoci intorno e ci renderemo conto di avere una penna a portata di mano.

Il mondo dei collezionisti sono profondi conoscitori della materia. Dalla Siphoide, antenata della stilo inventata nel 1864 da Jean-Benoit Mallat, la prima vera stilo, alla Waterman passando dalla Parker Lucy Curve alla Jointless Pen di Parker. Ad eccezione dei pezzi molto rari che fanno parte di edizioni limitate, una stilo d’epoca può toccare anche gli 800 euro. Alcune stilografiche sono chiamate “fuori di testa” valgono anche 18 mila euro. Chi volesse approfondire può spulciare nelle pagine di ecletticamente.com.