Pit bike, una nuova tendenza per le due ruote

Il fenomeno delle pit bike è sbarcato anche in Italia, dove dall’inizio degli anni Duemila hanno iniziato a moltiplicarsi i tracciati destinati a queste moto particolari: ne parliamo con PROFIVE, leader italiano nella produzione di Pit Bike.

Prima di tutto, che cos’è Pro Five?

Il nostro marchio gestisce Pit Bike Store, e-commerce dove è possibile trovare non solo pit bike da motard, ma anche ricambi per le pit bike e mini quad. il catalogo include sia ricambi originali che prodotti after market di marchi di assoluto prestigio quali TB Parts, LM Exhaust e Dayton. Professionalità e competenza sono i punti di forza del nostro servizio di assistenza, utile anche per chi si avvicina per la prima volta a questo settore. Tutti gli articoli presenti in assortimento sono corredati da schede prodotto, grazie a cui è possibile conoscerne le caratteristiche e le specifiche tecniche, oltre a essere coperti da garanzia europea.

Quanto costa usare una pit bike?

Nel caso in cui si decida di usare una pit bike in pista, la spesa si aggira attorno ai 20 euro al giorno; si paga un po’ di più per partecipare a una gara, in genere tra i 50 e i 100 euro. C’è da dire che le pit bike sono mezzi sicuri: questo è un mondo nel quale è decisamente contenuta la frequenza di infortuni, che comunque sono di lieve entità. Infine, vale la pena di sapere che i circuiti per le pit bike sono presenti in ogni regione italiana: non c’è bisogno di allontanarsi troppo da casa per trovarne uno.

Quali sono le caratteristiche tecniche di questi mezzi?

Per quel che riguarda le cilindrate, le più diffuse sono quella da 110 cc e quella da 125 cc, ma ovviamente ce ne sono molte altre a disposizione. Dato che le pit bike possono essere guidate anche dai bambini e dai ragazzi, per esempio, nel loro caso si raccomanda di optare per cilindrate inferiori. Esistono anche modelli che vantano cilindrate più alte, dove però il motore ha una posizione differente: in questi casi infatti è più preciso definire queste moto dirt bike. Tornando alle pit bike, la soluzione di trasmissione più frequente è quella manuale, ma si può puntare anche su un cambio automatico o su un cambio semiautomatico. Le prestazioni in pista dipendono soprattutto dalle caratteristiche delle ruote, che in genere sono comprese tra i 10 e i 14 pollici.

Quali punti di forza contraddistinguono le pit bike?

La versatilità, di certo, dimostrata anche dalla varietà di cilindrate tra cui è possibile scegliere. E poi la convenienza economica, visto che anche nel caso di pit bike riservate alla guida sportiva si spendono al massimo poche migliaia di euro. I prezzi, insomma, sono accessibili per tutti: chiunque si può permettere una pit bike anche avendo a disposizione un budget modesto. Le dimensioni ridotte, poi, fanno sì che le pit bike siano estremamente sicure. Infine, è utile sapere che la varietà di scelta sul mercato è molto ampia, in virtù di un assortimento in costante espansione e che, giorno dopo giorno, viene aggiornato con modelli sempre nuovi.

Come sono nate le pit bike?

Dalle nostre parti è da relativamente poco tempo che si sente parlare di queste moto, ma la storia delle pit bike è a ben vedere un po’ più articolata: le loro origini risalgono agli anni ’80. In particolare, la prima pit bike era dotata di un motore da 50 cc di cilindrata a 4 tempi, ma va detto che l’esordio fu un vero e proprio flop. Infatti, dopo l’iniziale insuccesso commerciale, il progetto delle pit bike è stato accantonato. Solo all’inizio degli anni Duemila queste moto hanno ritrovato una fortuna inattesa, essendo state rilanciate negli Stati Uniti. Presentate come moto piccole e agili, sono state apprezzate per la praticità di utilizzo, sfruttata dai piloti da cross che le usavano per spostarsi senza difficoltà tra i paddock delle gare. Così, con il passare del tempo le pit bike hanno conquistato sempre di più l’attenzione, al punto che per loro sono state organizzate anche delle gare. Dagli Stati Uniti, poi, la moda si è diffusa in tutto il mondo.

Perché le pit bike hanno avuto successo?

Se anche le grandi case produttrici hanno rivolto l’attenzione alle pit bike, un motivo ci sarà. La loro conformazione è senza dubbio affascinante, ma una componente fondamentale è anche quella del divertimento che esse sono in grado di regalare. Chi ha avuto l’opportunità di testare una pit bike in pista ne è rimasto a dir poco stregato: si tratta, insomma, di un’occasione diversa dal solito per correre in sella a una moto – anzi, per essere più precisi in sella a una mini moto – con una spesa minima e in condizioni di sicurezza ottimali su qualunque tracciato.