Pieve di Bono. Matteo Penasa morto in un incidente sopra Malga Caino

Era uscito da solo per scalare una cascata di ghiaccio sopra Malga Caino sulla sinistra orografica del fiume Chiese (Cimego, Valle del Chiese). Il padre, dopo aver atteso inutilmente il rientro del figlio, ha chiesto aiuto. Ma per Matteo Penasa non c’era nulla da fare. Il quarantenne di Pieve di Bono era già morto. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Penasa. Gli è stata fatale una caduta mentre stava scalando. Il corpo della vittima di 43 anni è stato recuperato dall’elicottero con il supporto del personale del Soccorso Alpino e trasportato alla camera mortuaria dell’ospedale di Tione. Sale quindi il bilancio degli incidenti sulle montagne dell’Alto Adige. Due valanghe hanno ucciso uno sciatore altoatesino in valle Aurina e un ice-climber di Novara in Vallunga. La prima tragedia è avvenuta nei pressi del comprensorio sciistico della Valle Aurina. Una valanga, con un fronte largo 50 metri e lungo 200, si è staccata dal monte Spicco e ha travolto sei sciatori che erano impegnati in un fuoripista a 2.400 metri di quota. Sul posto sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino e i vigili del fuoco volontari che sono riusciti ad individuare gli sciatori e li hanno estratti dalla massa nevosa. Cinque di loro sono sopravvissuti, mentre il sesto, Jacob Pallhuber, 21 anni di Valdaora (Bolzano) non ce l’ha fatta. La seconda tagedia aveva colpito a Vallunga un trentacinquenne di Novara, Gabriele Torno, impegnato nella scalata di una cascata di ghiaccio quando, all’improvviso, è stato investito da una slavina che lo ha trascinato per centinaia di metri. L’incidente si è verificato poco lontano dal centro di addestramento alpini dei Carabinieri. L’allarme è stato lanciato dal compagno di cordata, rimasto incolume. Vano anche in questo caso è stato l’intervento dei soccorritori del Soccorso alpino e di un elicottero. Infatti lo scalatore è morto sul colpo.