Terremoto a Catania. Dopo la notte in strada si contano i danni e si curano i feriti

Una notte in strada per migliaia di catanesi. Lna forte scossa di terremoto è stata distintamente avvertita dalla popolazione a Catania intorno alle 3:20. Si è trattato della più forte scossa dello sciame sismico iniziato con l’eruzione dell’Etna. La scossa è stata registrata esattamente alle 3,18 ed è stata di magnitudo 4.8. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a solo 1 km di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. La gente si è riversata in strada, soprattutto famiglie con bambini piccoli, nei paesi vicini all’epicentro del terremoto proprio nei comuni di Viagrande e Trecastagni in provincia di Catania. In un primo momento non sembrava ci fossero stati danni ma col passare delle ora si sono, invece, accertati, diversi crolli in vecchie abitazioni ed in strutture architettoniche importanti e chiese oltre a qualche vecchia casa disabitata in massi lavici che ha subito danni a Zafaferana Etnea, mentre in diverse case dell’Acese sono caduti suppellettili da credenze e mensole e oggetti appesi ai muri. Tra gli sfollati anche l’ex Iena Dino Giarrusso che dichiara. “Mai sentita una botta così”. Convocato dal prefetto centro di coordinamento. I danni maggiorio a Fleri. Chiuso tratto A18 Catania-Messina. Atteso il capo Dipartimento della Protezione civile Borrelli.

Chiuso al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina

E’ stata chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre. L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico. L’eruzione sull’Etna, ancora in piena attività, e l’intensa attività sismica sul vulcano al momento non hanno alcun impatto sull’attività dell’aeroporto internazionale di Catania, che è pienamente operativo dopo le chiusure della vigili di Natale e della notte di Natale. terremoto a Pennisi

La conta dei feriti e dei danni

Il centro più colpito è Fleri. Si tratta di una frazione di Zafferana Etnea. Si registrano danni anche Santa Venerina dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, a Zafferana Etnea e nell’Acese. I danni sono evidenti in diversi paesi. Ci sono almeno dieci feriti tra i quali un uomo di 80 anni estratto dalla casa gravemente danneggiata, a Fleri. Il terremoto è stato avvertito anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano. Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è in partenza per la Sicilia accompagnato da un team di esperti del Dipartimento per fare un punto della situazione sui danni provocati dallo sciame sismico che in queste ore sta interessando l’area etnea. Dopo un sorvolo dell’area colpita, Borrelli incontrerà le autorità locali presso la Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell’agibilità degli edifici. terremoto Catania terremoto Catania terremoto Catania terremoto Catania terremoto Catania