Conte propone Di Maio al posto di Savona ma Salvini non molla

Giuseppe Conte nella veste non proprio comoda di premier “esecutore” finisce per fare il negoziatore senza margine di negoziato. Tra Lega e Presidente della Repubblica la tensione è alle stelle e il ritorno alle urne sembra la strada maestra. Al Mef, secondo alcune fonti parlamentari, Conte avrebbe proposto Di Maio cedendo alla Lega il super ministero Sviluppo Economico-Lavoro. Ma Matteo Salvini su Paolo Savona non molla. Luigi Di Maio starebbe provando a mediare con il capo delle camice verdi. Anche Giancarlo Giorgetti viene proposto dai grillini al posto di Savona. Ma la questione va oltre Savona. Salvini è cosciente che la posta in palio è alta. Fare partire un Governo solo grillino con poco di Lega, senza alcuna voce in capitolo, significa non solo avere incrinato l’alleanza di centrodestra, ma deludere il suo Popolo. La partita riguarda Esteri, Giustizia e Difesa. Sono dicasteri rivendicati dal M5s ma che non convincono via Bellerio. Alla Farnesina il nome proposto è Luca Giansanti. In alternativa Pasquale Salzano. Meno gradito al M5S sarebbe il nome di Enzo Moavero Milanesi. Alla Difesa si parla di Emanuela Trenta mentre alla Giustizia di Alfonso Bonafede, un nome non affatto gradito. Salvini, dopo aver visto Di Maio e Conte è tornato a Milano. La sua volontà di negoziare su Savona è nulla. Non ha neanche voglia di tornare a sedersi al tavolo con Conte/Di Maio.