Atti sessuali con una minorenne. Professore di Pesaro arrestato a Riccione

E’ terribile l’accusa: atti sessuali con una minorenne. Un professore di 46 anni di Pesaro è stato arrestato dalla Polizia. L’uomo insegna in una scuola superiore di Riccione in provincia di Rimini. Il quarantenne è stato fermato mentre si recava a scuola. Una ragazza di 15 anni, fidanzata del figlio del professore, aveva ricevuto file audio con richieste sessuali esplicite. La ragazzina avrebbe però ammesso di avere con l’uomo una relazione consensuale.

Riccione choc: l’indagine

Il Dirigente scolastico è venuto a conoscenza di alcuni file inviati dal professore alla studentessa con esplicite richieste di atti sessuali. E’ stata la minorenne a girare i file ad alcune amiche e da queste i filmati sarebbero finiti sui cellulari di altri ragazzi.

Bitetto: bidello ai domiciliari

Altra vicenda choc a Bari. Pietro Rutigliano, 58 anni di Bitetto, bidello in un istituto scolastico del capoluogo pugliese, è stato arrestato dai Carabinieri e posto ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Rutigliano avrebbe costretto quattro alunne di età compresa fra i 10 e i 12 anni a subire, mentre andavano in bagno, atti sessuali, baci sul collo e sulle labbra, palpeggiamenti e abbracci. Le indagini sono partite dopo la denuncia di un genitore.

Nola: abusi sulla figlia tredicenne

Ci sarebbero presunti abusi in famiglia invece nel Napoletano. Le indagini una chat di Facebook, creata dai fan di un cantante, avrebbero fatto scattare l’inchiesta. Un sovrintendente della polizia, in servizio alla Questura di Milano, si è accorto che una tredicenne poteva essere vittima di abusi. Ha segnalato tutto alla Procura di Nola che ha incaricato i militari di fare accertamenti. La minorenne, secondo le accuse, aveva subito dal luglio 2017 abusi sessuali dal padre.

Sono stati i militari a eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo di 41 anni. L’indagato risponde di violenza sessuale aggravata e continuata. Le indagini sono state condotte acquisendo le chat ma anche con intercettazioni ambientali, pedinamenti e hanno delineato un grave quadro indiziario a carico del presunto padre orco.