Milano. Il capotreno Davide Feltri non è stato aggredito: si è inventato tutto

Il capotreno Davide Feltri aveva denunciato di essere stato accoltellato da un uomo di colore sul Regionale Trenord delle 7 da Piacenza a Milano Greco Pirelli. L’uomo di 45 anni ha ammesso di avere inventato tutto. La Procura di Lodi era già risalita alla verità grazie ai filmati delle telecamere delle ferrovie. Feltri è stato accusato di calunnia e simulazione di reato.

Il quarantenne ha ammesso di essersi inventato l’episodio dell’aggressione e di essersi autoprocurato le lesioni con un coltello preso a casa sua a causa di uno stato di esasperazione dopo diversi episodi in cui, durante il controllo sui treni, persone senza biglietto lo avevano più volte insultato e minacciato.

Il controllore sarebbe andato in bagno, si sarebbe conficcato nella mano il coltello. Poi sarebbe uscito sbloccando le porte della carrozza per simulare che l’aggressore si fosse buttato fuori a treno in corsa e poi, dalla successiva stazione di Santo Stefano Lodigiano, si è fatto portare in ospedale. L’uomo aveva raccontato di essere stato accoltellato da uomo di colore, un ghanese di 25 anni, fornendo agli investigatori anche una descrizione dettagliata del suo aggressore. Secondo la sua versione iniziale, sarebbe riuscito salvarsi proteggendosi l’addome con la mano.

Gli inquirenti hanno avuti dubbi. Dalle telecamere risultava che il giorno dell’aggressione con il capotreno non ci fosse nessuno. Sarà anche accusato di interruzione di pubblico sevizio oltre che di calunnia e simulazione di reato.

Sono state anche le foto subito postate su Facebook dopo la finta aggressione a incastrare il capotreno. La prima foto postata, che ritraeva il coltello nella mano, è stata analizzata nel dettaglio dalla Scientifica e poi considerata la spia del fatto che qualcosa, nel suo racconto, non andava.