Roma, accusato dell’omicidio del gioielliere Giancarlo Nocchia arrestato Ludovico Caiazza tossico napoletano

L’uomo di 32 anni è stato fermato armato di due pistole Revolver e aveva con sè del metadone e un borsone con i gioielli rubati nel negozio della vittima.

Ludovico Caiazza è un pregiudicato di 32 anni originario di Napoli, tossicodipendente. Sul convoglio partito da Caserta e diretto a Nord era in compagnia di un altro uomo, che risulterebbe estraneo alla rapina ma la cui posizione è ora al vaglio. L’assassino è stato portato nella caserma dei militari del Nucleo investigativo di Roma per le formalità di rito e sottoposto a fermo. Gli investigatori lo stavano cercando fin dalle ore successive all’omicidio.

I sospetti si erano concentrati su di lui grazie ad elementi emersi durante i rilievi tecnici su celle telefoniche, impronte e tracce biologiche lasciate nel negozio dove era presente anche una telecamera di sorveglianza che lo ha ripreso in faccia nonostante fosse camuffato da parrucca e occhiali. Il tossico campano era riuscito a far perdere le sue tracce lasciando Roma subito dopo il “colpo” e si sarebbe poi disfatto del cellulare per non essere localizzato.

Caiazza è stato individuato in provincia di Caserta da dove, secondo gli inquirenti, stava pianificando di ritornare a Roma per prendere un’auto e poi “sparire”. La sua fuga sarebbe terminata poco dopo, all’altezza di Latina, quando i militari lo hanno rintracciato sul treno.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sindaco di Roma Ignazio Marino, hanno espresso gratitudine ai Carabinieri dopo il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha voluto annunciare personalmente la cattura via Twitter. “#Statopiùforte. Ottimo lavoro dei #Carabinieri”.

Il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, si è recato nella caserma di via In Selci per congratularsi personalmente del risultato.

I funerali dello sfortunato gioielliere Giancarlo Nocchia dovrebbero essere celebrati lunedì mattina a Roma.

Il trentenne fermato è ritenuto dagli investigatori l’autore materiale della rapina e dell’omicidio del gioielliere. Secondo chi indaga, il napoletano ha agito da solo. L’uomo ha precedenti per droga e detenzione di oggetti atti a offendere. Originario della Campania, tossicodipendente, abitava al Tufello.