Catania, ancora una sconfitta

Ore di riflessioni in casa Catania, si valuta la posizione di mister Sannino. A Livorno è arrrivata l’ottava sconfitta stagionale, settima fuori con la zona play-out che si fa sempre più minacciosa. Non piace il redimento esterno degli etnei che rischiano di vedere compromesse le ambizioni di promozione.

Abbiamo notato una generosità da parte del Catania, in evidente difficoltà per effetto di numerose indisponibilità alle quali si sono aggiunte in corso di gara quelle di Capuano, Martinho e Rosina costretti a lasciare il campo anzitempo per via di infortuni,

Non è mancato lo spirito, non è mancato il cuore ma niente da fare con l’impetuoso ritorno dei padroni di casa, che stavano sotto di una rete ad un quarto d’ora dalla fine,

Ha vinto il Livorno, complimenti al Livorno: è la sintesi dell’onestà intellettuale di mister Sannino in sala stampa. Tempi duri, in casa Catania, rendimento inferiore alle aspettative ma è persa una battaglia, un’altra ma non l’ultima.

Tre centrali in difesa – Rispetto alla gara col Bologna, mister Sannino deve rinunciare allo squalificato Rinaudo ed agli infortunati Monzon ed Almiron: l’allenatore rossazzurro vara il 5-3-2. Sauro, Spolli e Capuano si stringono in retroguardia davanti a Frison, a sinistra torna dal 1′ Martinho, a destra c’è Escalante. In mezzo, titolari Chrapek ed Odjer (per il ghanese è la prima volta) con Rosina a creare per gli inserimenti dei compagni ed in favore degli attaccanti Calaiò e Çani.

 LIVORNO-CATANIA 4-2 MARCATORI: pt 9′ Jelenic, 36′ Chrapek;

st 12′ Calaiò su rigore, 33′ Jefferson, 34′ Galabinov, 44′ Siligardi

Come si possono prendere in poco più di 11 minuti 3 gol

 Serve un repentino cambio di marcia, La piazza chiede le dimissioni del preparatore atletico  Giampiero Ventrone dopo gli ennesimi infortuni subiti nella gara di ieri con il Livorno. Le ultime parlano di una rinnovata fiducia da parte dell’ad Cosentino salvo clamorosi colpi di scena Ventrone resta a Catania.

Beppe Sannino stava riuscendo in un’autentica impresa, quella di vincere su un campo difficile come Livorno, contro una delle formazioni migliori serie B, con metà squadra assente. Forse ci sarebbe anche riuscito se la lista degli indisponibili non si fosse allungata anche nel corso dellla partita, incrementando il numero degli infortunati da 9 a 12.

 Impossibile pensare di reggere l’urto dei quattro attaccanti del Livorno, difficilissimo vincere una qualsiasi gara del campionato di B ridotti in queste condizioni. Anche se va detto che più che i giovani, a “tradire” Sannino, sono stati i più esperti (errore di Frison sulla conclusione di Jefferson, copertura non adeguata di Spolli su Galabinov).

Già da mesi ci si interroga, giustamente, sull’operato del preparatore atletico Giampiero Ventrone, giunto a Catania con l’etichetta di luminare del settore ed accompagnato oltretutto da un corposo staff. I dati oggettivi parlano di una rosa, ad eccezione di qualche elemento, colpita da infortuni muscolari in serie. Decisamente troppi perché si possa parlare di caso o coincidenze.

 

Nel frattempo le rivali del Catania non attendono gli etnei: il Carpi capolista è scappato a +16 dai rossazzurri, il Frosinone è secondo a + 10, dati inimmaginabili ad inizio torneo. L’ottavo posto, occupato dall’Avellino, dista sei lunghezze,

La zona play out è invece quella sensibilmente più vicina: due soli punti di vantaggio sul Brescia quintultimo, prossimo avversario, fra l’altro, della squadra di Sannino.

Insomma se il Catania vuole avere ancora velleità di rimonta sarà atteso, nel girone di ritorno, da uno sforzo straordinario. A questo punto sorge un dubbio: una rosa logorata dagli infortuni come quella etnea sarà in grado di sostenere un tale sforzo senza ricevere sostanziosi aiuti dal mercato di gennaio?

 Fonte la Gazzetta dello Sport, il presidente rossazzurro Antonino Pulvirenti ha risposto così sul momento del Catania dopo la sconfitta di Livorno:

“Il principale responsabile di ogni club è l’allenatore. E anche se quella di Ventrone è una figura importante, a rispondere di quanto accade in campo e in infermeria sono lo staff tecnico e quello medico”.

Il Catania è una squadra costruita per andare in A e faremo di tutto per raggiungerla.

Ancora Pulvirenti leggiamo su “La Sicilia” rincara la dose sul tecnico:

“Sannino, quando ha accettato il Catania, sapeva che avrebbe trovato Ventrone come responsabile della preparazione atletica. Pertanto ho trovato fuori luogo la sua sceneggiata in Catania-Varese, quando ha rimproverato Ventrone davanti a tutti. Ventrone è un professionista serio, che non invade mai il campo di competenza altrui”.

 Intervenuto ai microfoni del portale “Tuttomercatoweb” l’amministratore delegato Pablo Cosentino ha parlato così:

“E’ un momento difficile per la squadra, Se ci sarà qualcosa da fare sul mercato la faremo. Anche se penso che la squadra sia forte“.

Addio di Ventrone? “Assolutamente no. Ho fiducia in lui, credo nel suo progetto atletico. Non si discute”.

 “Io non faccio scambi, se voglio un calciatore lo prendo. Fin adesso con il Palermo non ho parlato di nessun giocatore”.

Leto al Velez? “No, non mi ha chiamato nessuno”.

Pensiamo alla Serie A? “Si, certo. Vogliamo la Serie A e ci pensiamo.

“Ai tifosi dico che ci rialzeremo, so quanto soffrono perchè soffro come loro. Ma ci credo, questa squadra si rialzerà”.

 Secondo l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio il Catania starebbe seriamente valutando di sollevare dall’incarico di allenatore Beppe Sannino e affidare la panchina ad un nuovo tecnico. La strada, però sarebbe ricca di ostacoli e il club rossazzurro avrebbe già incassato il “no” di Delio Rossi, Edy Reja e Francesco Guidolin. L’alternativa più concreta, sarebbe quella di un ritorno di Maurizio Pellegrino, ricollocato nel settore giovanile dopo i risultati non esaltanti d’inizio campionato.

La società rossazzurra, tra gli altri, avrebbe avuto dei contatti anche con Walter Zenga, il quale starebbe riflettendo su un clamoroso ritorno ai piedi dell’Etna.

 Al momento non ci è dato sapere se i contatti produrranno una fumata bianca, ma dopo attente valutazioni le parti potrebbero clamorosamente ricongiungersi.