TuttaRomaperSamia, 5 appuntamenti sportivi per non dimenticare i sogni spezzati di tanti migranti

Nel 2008, a 17 anni, Samia Yusuf Omar aveva rappresentato il suo Paese, la Somalia, sui 200 metri ai Giochi di Pechino e avrebbe voluto continuare a correre, ma la guerra e la fame nella sua terra non le hanno consentito di realizzare il suo sogno: Samia perse la vita nelle acque al largo di Lampedusa, vittima del desiderio di partecipare all’Olimpiade di Londra e di uno dei tanti maledetti barconi della speranza.

Ha preso il via un percorso di cinque tappe nelle periferie di Roma; cinque appuntamenti tra sport e integrazione, organizzati grazie all’impegno del volontariato sportivo, che si svolgono in nome di questa ragazza somala che amava la corsa ma alla quale non fu concesso di raggiungere il suo obiettivo.

L’iniziativa è della Corsa di Miguel, la gara podistica (in programma il 25 gennaio) che intende allargare i confini dello sport alla solidarietà, alle storie di integrazione, alla vita difficile di chi nello sport ha cercato motivo di riscatto. La corsa ogni anno dedica la sua «non competitiva» al ricordo della ragazza somala con la partenza della «Straantirazzismo» dal «Ponte per Samia» e adesso raddoppia l’impegno portando il ricordo nelle periferie, là dove vivono e cercano il loro miraggio quotidiano tanti connazionali di quella giovane donna.

Poi il primo novembre Giuliana Salce, ex campionessa di marcia oggi animatrice di una scuola di atletica leggera (e di vita), organizzerà una giornata di sport per tutti nella sua Ostia Antica.

Il 22 novembre al Parco di Centocelle sarà di scena il cricket su uno dei tanti campi nati per generazione spontanea dalla passione degli immigrati di Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan, India che proprio non riuscivano a fare a meno del loro passatempo nazionale.

Il 6 dicembre al parco di Santa Maria della Pietà, una grande pedalata collettiva sulla nuova ciclabile.

Il 13 dicembre infine, al Parco di Tor Vergata, chiusura della manifestazione con una giornata dedicata alle scuole elementari e al calcio nel nome di Socrates (organizzata dall’omonima associazione), il giocatore brasiliano che ha utilizzato la propria fama di campione scomodo per diffondere il messaggio della solidarietà.

L’iniziativa è nata da un’idea della Corsa di Miguel, insieme con i Cantieri Rubattino e l’associazione Socrates, e si avvale del patrocinio dell’assessorato allo Sport e agli stili di vita, e di quello ai Lavori pubblici e alle Periferie di Roma Capitale.