San Calogero, botta e risposta Pantano Brosio

Accuse strumentali e infondate che non rispondono alla realtà dei fatti e mosse da persona in cerca di un mero protagonismo, con il solo scopo di fomentare in modo populista la piazza per ritagliarsi il ruolo di candidato a sindaco, trovando facile occupazione nello screditare l’impegno e il responsabile lavoro di chi cerca in modo serio di risolvere i problemi dei cittadini. Il sindaco Nicola Brosio replica a muso duro alle critiche espresse dall’esponente del locale Pd Mimmo Pantano nei giorni scorsi, sulla questione dell’acqua.

“Registriamo ancora una volta le ottuse critiche del signor Pantano all’Amministrazione comunale per ragioni oramai chiare visto che da tempo, pare con scarso successo, lo stesso cerca di proporre la sua candidatura a Sindaco alle elezioni del 2013 e questo modo di agire, secondo lui, potrebbe valere a legittimarla superando le moltissime resistenze di chi lo conosce e soprattutto di chi ne conosce i limiti”. Per il primo cittadino di San Calogero, a scatenare le accuse mosse da Pantano, sia l’esclusivo desiderio di proporsi come avversario nella prossima competizione amministrativa, dopo che lo stesso ha dato esempio di pessimo amministratore in passato:

“Auspichiamo che possa riuscire nel suo intento in quanto, quale probabile avversario politico, certo non impensierisce la nostra compagine visti gli scarsissimi risultati raggiunti allorquando ebbe a rivestire la carica di assessore (all’improvviso definito “apprezzato” dal giornalista della Gazzetta, ma tutto fa brodo quando si muovono critiche verso i nemici) nella Giunta Baldo che, si ribadisce, pur rappresentata da persona garbata, era composta da gente come Pantano che ha sempre fatto tante parole ma pochissimi fatti, contribuendo così a scrivere una delle pagine più tristi della storia politica sancalogerese”.

Non solo, in quanto – qui il sindaco Brosio fa un quadro corrosivo sui motivi che hanno spinto Pantano ad attaccare l’attività amministrativa della sua Giunta – il sedicente “esponente del PD” (non si capisce che carica rivesta e chi rappresenti) dimentica che il problema della penuria estiva d’acqua riguarda San Calogero e moltissimi altri paesi (Mileto, Ionadi, Ricadi, ecc.) e lì nessuno dà la colpa al Sindaco.  Evidentemente – sottolinea con fredda ironia Brosio – la politica non presenta figure di scarso rilievo come Pantano ma persone ragionevoli che non speculano su una tema così delicato che da sempre e senza distinzioni di amministrazioni ci attanaglia” e ricorda che “nel periodo in cui egli amministrava veniva coniata la famosa battuta “che mi frega se c’è l’acqua, tanto io ho il pozzo..”, a testimonianza che il problema non si verifica solo da quando c’è Brosio ma praticamente da sempre”. Altresì, continua la replica pungente, “è facile fare bieco populismo accusando il Sindaco per il disservizio ma tutti sanno che da noi il servizio è stato appaltato alla ditta “Edil Sibio”, che si deve far carico del sistema (se per esempio un autobus non passa da una fermata l’utente non telefona al Presidente della Regione –Ente concedente- ma agli uffici della ditta concessionaria per reclamare e farsi spiegare le eventuali ragioni del disservizio). Ma poiché la logica dello scarica barile non ci appartiene, nel condividere le difficoltà affrontate dal gestore, vogliamo dare contezza dei fatti e di cosa si sta mettendo in campo per cercare di attenuare il problema, e la pochezza dei discorsi di Pantano, ci dà lo spunto per farlo”.

Non usa certo la diplomazia Brosio per ribaltare le accuse con il quale Pantano cerca facile protagonismo, in una contingenza storica difficile e delicata e puntualizza che “contrariamente a quanto affermato, come ogni anno l’Ufficio Tecnico comunale ha affisso manifesti di avviso per la chiusura della fornitura notturna per consentire ai serbatoi, alimentati da cinque pozzi sempre accesi e dalla fornitura Sorical, di recuperare il livello onde evitare chiusure durante il giorno. Ciò malgrado il prezioso liquido non basta mai”. E spiega infine che “studi specifici hanno evidenziato che ogni cittadino sancalogerese ha un consumo pro capite quintuplo rispetto a quelli di Vibo Valentia. Sono quindi gli abusi – irrigazione – e la fatiscenza della rete – perdite –  a provocare la crisi del sistema”.

Di fronte quindi al crescente bisogno di acqua l’Amministrazione non è rimasta inerme. Ha aperto un nuovo pozzo a Casalello ed un altro ne scaverà a Piano delle Querce; ha sostituito interi tratti di condotta principale (Cucco) ed ha già appaltato i lavori per la sostituzione di interi altri tratti (SP 33 San Calogero -Rombiolo, Fonte Cucco-Serbatoio Casalello, SP 33 Calimera). Se ci sono stati dei disagi – osserva il sindaco Brosio – è legato a questi interventi per risolverli definitivamente; eppure in modo irresponsabile, sottolinea ancora il sindaco “nel mentre si è impegnati a risolvere un problema, si viene accusati di inefficienza da qualcuno che, giocando allo sfascio, piuttosto che riconoscere il merito del radicale intervento, ne approfitta per aizzare i cittadini e seminare dissapori, fortunatamente con scarsi risultati”. E visto che Pantano o non è a conoscenza o fa finta di non saperlo, viene informato che l’Amministrazione “ha recentemente installato cloratori automatici nei serbatoi ed ha recuperato sorgenti come Lirda, Pellegrino, Calimera, Sant’Opoli, che versavano in condizioni pietose, consapevole che queste rappresentano importanti fonti di approvvigionamento”.

Visto le premesse Brosio invita Pantano a stare al suo posto “buono buono a ‘lavorare’ nei corridoi provinciali ed abbia rispetto per chi, invece, giornalmente si sacrifica per il benessere di tutti e, soprattutto, abbia rispetto dei sancalogeresi che, più che di polemiche, hanno bisogno di acqua”.