Roma, eccezionale cinquina di finalisti allo Strega

Premio Strega 2011 ricco di sorprese. Con 70 voti è primo Edoardo Nesi con il suo romanzo “Storia della mia gente” (Bompiani). Con un distacco di 11 voti lo seguono il tris di autori Bruno Arpaia con “L’Energia del vuoto” (Guanda), Mario Desiati con “Ternitti” (Mondadori) e Mariapia Veladiano con “La Vita accanto” (Einaudi), che hanno avuto 49 voti a pari merito. All’ultimo posto Luciana Castellina con “La Scoperta del mondo” (Nottetempo), 45 voti, che era stata data alla vigilia per super favorita. Primo degli esclusi Fabio Geda con 37 voti per il suo “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Baldini Castoldi Dalai) e subito dopo l’esordiente Viola Di Grado con “Settanta acrilico trenta lana” (e/o), che ha avuto 20 voti. Su 400, 30 votanti hanno espresso il loro voto in 393. Una scheda nulla. A questo punto la gara per la corsa verso la vittoria è tutta aperta. Edoardo Nesi, già finalista al Premio Strega nel 2005 con “L’età dell’oro”, nel suo nuovo romanzo “Storia della mia gente” racconta l’illusione perduta del benessere. Una storia in parte autobiografica su come lo tsunami orientale stia distruggendo il distretto industriale del tessile di Prato, per aborigeni dell’autore che è stato anche imprenditore. Come Nesi racconta la sua Prato invasa dai cinesi così il pugliese Mario Desiati nel suo “Ternitti” dà voce al dramma dei 2 mila abitanti dei comuni del Capo di Leuca, emigrati in Svizzera per lavorare nella fabbrica di amianto di Niederurnen, dove tutti si sono ammalati e molti sono morti. Tra i due autori, uno giovane direttore editoriale della Fandango (Desiati) e l’altro fra i soci della casa editrice di Domenico Procacci (Nesi), sarà, come previsto, una bella sfida. Ma soprattutto sarà interessante la competizione all’interno del gruppo Mondadori che ha due suoi autori a pari merito: Desiati la Veladiano che ne “La Vita accanto” racconta il male attraverso la storia di una figura femminile, irriparabilmente brutta sin dalla nascita, che si scontro crescendo con i pregiudizi della provincia. Romanzo particolare, del tutto anomalo “L’Energia del Vuoto” di Arpaia, sulla possibilità che arte e scienza non siano più due culture opposte. Un libro che introduce alle ricerche più avanzate della fisica portandoci davanti al mega acceleratore di particelle, Lhc. La militante parlamentare comunista, Luciana Castellino, ultima dei cinque solo per quattro voti, nel suo “La Scoperta del mondo”, diario rivisto e arricchito, tenuto fra i 14 e i 18 anni, racconta l’evoluzione di una ragazza dei Parioli che diventa anche una testimonianza di un pezzo di storia decisivo per la generazione post bellica. Si preannuncia così giovedì 7 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, una finale che potrà riservare molti colpi di scena, come non accadeva ormai da un pò di anni.