I precari vanno tutelati non sbeffeggiati come fa Brunetta
“L’atteggiamento assunto da Brunetta è quello di un ministro precario in un governo precario, giunto ormai al suo capolinea”. E’ quanto afferma il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, commentando le parole che il ministro della Pubblica Amministrazione ha indirizzato ad alcuni lavoratori che chiedevano di rivolgergli delle domande, alle quali si è rifiutato di rispondere. “Il comportamento di Brunetta è sprezzante e inaccettabile – continua Nencini- e non è altro che il ‘continuum’ della linea assunta dal governo di centrodestra, fatta di gravi offese alla parte onesta del Paese”. “Il ministro –continua il leader socialista – dovrebbe chiedere scusa ai lavoratori precari, nei confronti dei quali il governo Berlusconi non è riuscito a garantire certezze e tutele, determinando una “precarizzazione” tale per cui i giovani non riescono ad essere artefici del proprio destino”. “I socialisti – conclude il Segretario- da sempre sono impegnati a sostegno dei diritti del “terzo popolo” che è figlio della società della conoscenza e che si muove senza diritti nel mondo del lavoro, ha una professione precaria e quasi sempre un titolo di studio in tasca, non ha certezze, non ha sicurezza, non ha tutele, non ha voce nel sindacato. Il terzo popolo, caro Brunetta, sono i nostri figli e sono passioni che se ne vanno”.