Ventunesimo pari dell’anno per i bianconeri: salta la panchina di Motta?
La Juventus chiude il 2024 con un record storico di pareggi, quello che con il 2-2 contro la Fiorentina alla 21esima giornata di campionato certifica una stagione sempre più a rischio. Non basta la doppietta di Thuram. Arriva il ventunesimo pari dell’anno per i bianconeri, che vedono il quarto posto rimanere distante tre punti. Per i viola è il primo risultato positivo dopo 2 sconfitte di fila.
In una sfida che si conclude con il sorso amaro della beffa, i bianconeri si fanno raggiungere nel finale dopo aver giocato un primo tempo tutto sommato convincente. È ancora Khephren Thuram a regalare l’illusione della vittoria con la sua doppietta, ma ancora una volta la squadra non riesce a tenere il risultato e subisce l’ennesimo pareggio.
Il match si sblocca al 20′ grazie a Thuram, che con una discesa solitaria mette in difficoltà la difesa viola e batte De Gea sul primo palo. Ma come già accaduto contro il Venezia, il vantaggio sembra svegliare più la Fiorentina che i bianconeri. Dopo alcuni tentativi respinti dalla difesa juventina, il pareggio arriva al 38′: Kean di testa non perdona, approfittando di un cross preciso di Adli, con Kalulu che manca l’intervento. La Juve reagisce, ma senza riuscire a concretizzare, nonostante due occasioni in extremis, una con Vlahovic e l’altra con Locatelli.
Nel secondo tempo la partita sembrerebbe indirizzata dopo la rete di Thuram, che segna la sua prima doppietta in carriera grazie a un errore difensivo di Cataldi, ma la gestione del vantaggio è quanto mai problematica. La squadra di Motta non sembra in grado di amministrare la gara, se non addirittura di chiuderla, con diverse opportunità mancate per il 3-1. Fino all’87′, quando l’ennesima disattenzione difensiva, con Cambiaso scivolato e un’indecisione su Beltran, porta al gol del pareggio di Sottil, che scaglia il pallone sotto l’incrocio, lasciando Di Gregorio senza scampo.
La delusione per il pareggio è palpabile, ma la vera riflessione riguarda una Juventus che non riesce più a gestire i momenti decisivi delle partite. La squadra gioca a fasi alterne, non tiene la concentrazione e non sa sfruttare il vantaggio. La continuità di questi risultati pone ormai serie domande sul futuro del tecnico, che potrebbe presto trovarsi a dover rispondere a una dirigenza insoddisfatta. In una stagione segnata da una continua altalena di emozioni, la Juventus rischia di compromettere la sua qualificazione in Europa e la sua stessa identità, in un’annata che potrebbe portare a cambiamenti anche sulla panchina.