Se un bambino manifesta un ritardo del linguaggio è utile parlarne con professionisti della logopedia

la logopedia per bambini a Roma

Tanti bambini a Roma come in Italia e nel Mondo possono avere un ritardo del linguaggio. In questi casi è utile rivolgersi al logopedista? La logopedia per bambini a Roma e in Italia è affidata a professionisti sanitari che si occupano della valutazione e della riabilitazione dei disturbi della comunicazione e della deglutizione in età pediatrica.

Il dubbio che attanaglia tanti genitori romani è come si fa a riconoscere se un bambino necessita del logopedista a Roma? Ciascun bambino presenta modo e tempi diversi nell’imparare a parlare. Nei bambini la produzione del linguaggio si sviluppa dai 7 mesi ai 4 anni di età. Il primo canale mediante il quale si sviluppa il linguaggio è quello uditivo. In fase iniziale la comunicazione, soprattutto fatta di gesti, è unita a vocalizzi o a lallazione. Sono i precursori delle parole.

Aumentando il cosiddetto bagaglio lessicale, diminuiscono i gesti e aumenta il vocabolario. Si passa dalle combinazioni delle parole sino alla produzione delle prime strutture frasali semplici sino a quelle più complesse. È davvero una fase affascinante della crescita del bambino. Tanti genitori avranno sempre impresse nella mente le prime parole pronunciate dal bambino, spesso mamma o papà! Ci sono tappe specifiche nello sviluppo e l’apprendimento del linguaggio, momenti in cui l’affiancamento del pediatra aiuta tantissimo nello sviluppo generale del bambino. Perché in effetti non è solo il linguaggio ma tutta la crescita complessiva del bambino che necessita di grande attenzione.

Se si nota che il proprio bambino non segue i parametri normali dello sviluppo del linguaggio potrebbe essere importante parlarne con il pediatra il quale potrebbe suggerire di affidarsi alla logopedia. La tempestività nell’agire è cruciale, in particolare se vengono osservate difficoltà di comprensione e comunicazione.

Se ad esempio a 12 mesi il bambino non parla ancora, non ha ancora pronunciato le prime parole, conviene consultare il medico pediatra e a sua volta uno specialista in logopedia. Se ad un anno e mezzo il bimbo ha un vocabolario inferiore alle 20 parole oppure se a 2 anni produce meno di 50 parole e ha difficoltà di comprensione. Ancora se tra 24 e 30 mesi non riesce a combinare insieme due parole e se a 30 mesi non produce frasi neanche semplificate. Se a 2 anni non ha ancora iniziato a parlare e se dai 3 anni in poi, non si esprime in maniera comprensibile, il numero di suoni che produce è limitato, balbetta, non pronuncia bene alcune lettere o cambia l’ordine delle lettere nelle parole, non si concentra, non deglutisce bene, scrive e disegna male, dimostrando difficoltà di coordinazione motoria, ha difficoltà a memorizzare, a eseguire i calcoli e a leggere.

Non bisogna mai allarmarsi e giungere a conclusioni affrettate. Il punto di riferimento è il proprio pediatra, mai il confrontarsi con altri genitori o peggio ancora fare da se. Con la salute non si sperimenta, a maggior ragione con quella dei bambini. In base alle casistiche specifiche il pediatra chiamerà in causa differenti figure, dal logopedista allo psicologo al neuropsichiatra, per poter avere una diagnosi certa di disturbo di linguaggio.

Nello specifico il logopedista osserva e analizza il comportamento comunicativo tra il genitore e il bambino. A quel punto inizia la terapia vera e propria. La logopedia per bambini è trattamento riabilitativo consigliato in casi di disturbi del linguaggio, può avvenire sia in forma individuale che in un gruppo di piccole dimensioni. Il professionista sanitario valuta in base al singolo caso. Il genitore non deve mai generalizzare e mai fare da solo! I genitori sono parte attiva nell’intervento riabilitativo del bambino, grazie a precise strategie psicoeducative indicate dallo specialista.