Rimini per il sociale. Milleorti per il Turismo: training in orto con l’aiuto degli hotel

mille orti per il Turismo ph tratta da alberghi it

C’è una Rimini che lavora e investe nel sociale, una Rimini positiva ed impegnata. Rimini è una Città apprezzata nel mondo per la sua industria turistica, una comunità che sa mettere in primo piano il valore dell’uomo. In tale direzione va l’iniziativa Milleorti per il Turismo, il training in orto con l’aiuto degli hotel.

Questo è il quarto anno consecutivo che si rinnova l’appuntamento concepito grazie alla sinergia tra l’azienda riminese Alberghi.it, la cooperativa sociale Il Millepiedi e l’associazione Crescere Insieme Odv. Milleorti per il Turismo coinvolge una ventina di hotel situati sulla Riviera Romagnola e presenti sul portale di promozione alberghiera Alberghi.it. Il settore ricettivo romagnolo si impegna per la sostenibilità sociale condividendo l’adozione di alcuni orti presso l’Area Verde Inclusiva di Casa Macanno a Rimini, sostenuta dal punto di vista economico dallo scorso anno anche dal Comune.

Milleorti per il Turismo va nella direzione di includere nel mondo del lavoro chi è affetto da disabilità intellettiva. L’iniziativa si tiene presso l’Area Verde Inclusiva di Casa Macanno nel centro romagnolo. Mediante il lavoro negli orti adottati dagli albergatori, si impara ad intrecciare relazioni con gli altri e si coltivano abilità spendibili in campo occupazionale.

Le persone con disabilità intellettiva sono accompagnate da tre educatori. Durante la preparazione del raccolto vengono stimolate differenti abilità ad iniziare dalle potenzialità che contraddistinguono ciascun individuo. Si collabora con gli altri ad esempio mediante i calcoli matematici che servono per stabilire l’equa distanza tra le piante passando dalla comprensione dei ritmi delle stagione sino alla gestione. L’autonomia lavorativa rappresenta l’obiettivo da perseguire per assicurare a tutti un futuro dignitoso, in base alla conoscenza delle proprie capacità, attitudini e limiti.

Eugenio Quartulli, educatore della cooperativa Il Millepiedi e coordinatore del gruppo di lavoro, racconta di avere visto accadere nel corso degli anni “tanti piccoli miracoli. Ci sono persone che sono rifiorite attraverso le relazioni che sono nate qui, altre che hanno imparato a disciplinarsi o ad esprimersi”.

Nell’Area Inclusiva di Casa Macanno si tutela l’ambiente. Infatti la terra viene coltivata in base ai principi dell’orto sinergico, non si usano pesticidi chimici e si risparmia il più possibile l’acqua grazie all’irrigazione controllata e a tecniche tradizionali come la Pacciamatura.

Gli obiettivi di Milleorti per il Turismo sono ambiziosi. Si va dalla collaborazione con le scuole per i progetti di alternanza scuola-lavoro alla raccolta dell’acqua piovana. L’obiettivo finale sono le assunzioni. “Vorrei che si creasse una rete in grado di rassicurare gli hotel che intendono assumere o proporre tirocini a questi ragazzi. Possono essere lavoratori validi e verrebbero affiancati per tutto il tempo necessario da un tutor-educatore”. “Da tempo sensibilizziamo i nostri albergatori sul tema delle assunzioni – afferma Lucio Bonini, socio fondatore di Alberghi.it con Andrea Sacchetti – ma il tempo contratto della stagione estiva può complicare la gestione di un possibile inserimento lavorativo. In questa situazione è fondamentale la presenza di un tutor che affianchi la persona con disabilità favorendone l’inserimento nello staff di lavoro, mediando la comunicazione e ottimizzando i tempi di lavoro”.

Sabrina Marchetti, presidente onorario dell’associazione Crescere Insieme Odv, ha sposato questa iniziativa ad alta valenza perché va nella giusta direzione offrendo risposte anche alla preoccupazione più grande per un genitore che ha un figlio con Sindrome di Down, ovvero la ricerca di un’occupazione e di un’autonomia personale. “Dopo la salute, arriva il pensiero sul futuro: che ne sarà di lui/lei dopo la fine del percorso scolastico? Cosa accadrà dopo la nostra morte? Chi si occuperà di loro? L’aspirazione è che abbiano una vita autonoma, gratificante, ricca di esperienze ed amicizie”.

“I nostri ragazzi sono al centro dell’attenzione e tendono a sviluppare una forte autostima: attraverso la convivenza con gli altri imparano a regolare le loro emozioni e ad aiutarsi a vicenda.

Di pari passo, portiamo avanti il percorso sul piano lavorativo attraverso stage formativi, tirocini, esperienze come Milleorti per la Città e Milleorti per il Turismo. Stiamo programmando di attivare anche un hub formativo per mettere alla prova i nostri ragazzi e verificarne le abilità, in modo da capire quali mansioni sono adatte a loro e indirizzarli al possibile posto occupazionale ideale”.

Sabrina Marchetti si “batte” per superare gli ostacoli più grandi all’inserimento nel mondo del lavoro ovvero i pregiudizi. “Non è realistico pensare che una persona non possa farcela solo perché ha la Sindrome di Down, ma nemmeno che i nostri ragazzi siano tutti simpatici e performanti. Ognuno ha la sue capacità, che devono essere valorizzate e affiancate. Inoltre le assunzioni di persone con disabilità si rifanno alla legge n. 68/1999, che obbliga le aziende ad assumere disabili ma non le sostiene. Ad esempio, manca la possibilità di fare un passo indietro: per licenziare la persona devono esserci le giuste cause, ma come possono valere le stesse regole che valgono per i cosiddetti normodotati? Bisognerebbe affrancarsi dall’idea che assumere una persona con disabilità sia fare un’opera di bene e cominciare a crederci davvero, ad esempio mettendo in conto percorsi di formazione ad hoc per le aziende”.