Calcio italiano: nessuna sosta invernale, l’ultima volta mezzo secolo fa

Max Allegri

Gli appassionati di calcio e delle scommesse sportive potranno continuare a vivere emozioni forti senza sosta. Infatti la Serie A non si fermerà per la sosta invernale e quindi sarà possibile continuare a guardare le partite in tv o allo stadio e fare le scommesse sportive su 22bet. Per trovare un precedente con nessuna sosta invernale bisogna tornare alla stagione 1973-74, ovvero il campionato di mezzo secolo fa vinto dalla Lazio di Maestrelli e Chinaglia. Anche 50 anni fa si giocò il 23 e il 30 dicembre, ma anche il 6 gennaio. Una stagione senza sosta.

Sarà Serie A sempre: Natale sì, Capodanno si, la Befana si. Niente ferie natalizie quindi per i calciatori. Si giocherà non stop senza fermarsi. Una giornata sarà alle porte del Natale: il 23 dicembre (sabato); un’altra prima di Capodanno il 30 (altro sabato) e infine Epifania il 6 gennaio (domenica).

Quale sarà l’effetto sulla tenuta fisica dei calciatori, soprattutto in squadre che hanno impegni nelle coppe europee e nella Coppa Nazionale? Sarà difficile evitare la proliferazione degli infortuni che neanche le rose più larghe possono evitare con questi ritmi.

La questione non si era posta nel precedente campionato, scompaginato per via dell’inedito Mondiale d’autunno. In quell’occasione si era giocato l’ultimo turno il 13 novembre con la ripresa fissata al 4 gennaio. La finale in Qatar si era però giocata il 18 dicembre, quindi lasciando uno spazio alle vacanze.

Ci sono dei precedenti in cui le soste sono state ridotte. Bisogna tornare alla stagione 2018-2019, quando furono fissate ben tre giornate negli ultimi 10 giorni dell’anno: 22, 26 e 29 dicembre. In quell’occasione, però, la ripresa di campionato avvenne al 19 gennaio. Anche se la settimana prima si fece spazio alla Coppa Italia, lasciando alcuni giorni di vacanze natalizie per i calciatori.

Nel campionato 2017-2018 si giocarono tre giornate: a Natale, Capodanno e alla Befana. Proprio come accadrà nella stagione in corso. Tuttavia si tornò poi a giocare solo due settimane dopo. Il calcio italiano guarda sempre di più al campionato inglese, che ogni anno porta con se il boxing Day di Santo Stefano. Ma nel Regno Unito ci sono delle soste per i calciatori. Certamente sono felici i tifosi e gli appassionati di calcio e anche gli scommettitori sportivi, decisamente meno le società e soprattutto i giocatori che necessitano di più riposo. Il rischio è di subire infortuni e comunque un calo di prestazioni notevoli, a discapito anche dello spettacolo. I calciatori non sono macchine…Chissà che in futuro queste decisioni non vengano riviste.