San Gregorio d’Ippona. Omicidio Massimiliano e Davide Mirabello: Cassazione conferma condanna a 20 anni a testa per Joselito e Michael Marras

Arriva anche la sentenza della Corte di Cassazione. I giudici hanno condannato a 20 anni di reclusione a testa Joselito e Michael Marras, padre e figlio di 54 e 29 anni, ritenuti responsabili in via definitiva dell’omicidio dei fratelli Massimiliano e Davide Mirabello, 35 e 40 anni. I due allevatori originari di San Gregorio d’Ippona (Vibo Valentia), sono stati uccisi il 9 febbraio 2020 nelle campagne di Dolianova in Sardegna. Quale pena accessoria è stata decisa la libertà vigilata per cinque anni una volta espiate le condanne. Rigettati i ricorsi presentati dai difensori di Joselito Marras (avvocato Magliocchetti di Nuoro) e di Michael Marras (avvocato Goddi di Cagliari). La Suprema Corte ha confermato la condanna degli imputati al risarcimento dei danni in favore delle familiari delle vittime che si erano costituiti parti civili.

Secondo l’accusa, dopo l’omicidio – collegato a minacce e tensioni di vicinato tra allevatori – Joselito e Michael Marras avrebbero gettato i corpi dei due fratelli nella macchia mediterranea, alla mercé di volpi e cinghiali. Erano stati trovati un mese più tardi, quando i Carabinieri avevano arrestato padre e figlio. Il genitore aveva ammesso il duplice delitto, facendo trovare i corpi, ma scagionando il figlio. Invece per la Procura generale di Cagliari anche il giovane avrebbe preso parte al fatto di sangue.

In Cassazione hanno preso parte, in difesa delle parti civili, l’avvocato Salvatore Sorbilli per la moglie di Massimiliano Mirabello – Luana Piano – ed i figli, oltre che per la sorella della vittima, Maria Adelaide Mirabello, quindi l’avvocato Talarico per le sorelle Eleonora (costituita parte civile unitamente al marito anche per i propri figli minori) e Caterina Mirabello.

Ha preso parte al processo l’avvocato Antonello Spada per l’associazione Penelope. Per i familiari erano presenti le sorelle delle vittime, Eleonora (insieme al marito), Maria Adelaide e Caterina. Gli avvocati di parte civile Sorbilli, Talarico e Spada hanno illustrato alla Suprema Corte i motivi per i quali era da rigettare il ricorso degli imputati, così come poi ha deciso la Cassazione. Si conclude definitivamente una vicenda lunga e dolorosa che è iniziata nel febbraio 2020, con l’efferato omicidio dei fratelli Mirabello. Riposino in pace.