Crotone, il dimensionamento scolatico amplia lo scontro tra il Sindaco Voce e il Pd

Leggo dalla stampa – afferma il segretario provinciale del Pd Leo Barberio – l’intervento del Sindaco Voce, sull’iniziativa del gruppo regionale del Partito Democratico.
Il Sindaco Voce, ancora una volta, dimostra difficoltà nel conoscere le basi della politica.
La speranza è quella che sulle difficoltà degli altri – afferma sempre Barberio – il Sindaco Voce potrebbe continuare a governare la città, come nel passato,favorito anche dal nostro fuoco amico.
Purtroppo, oggi la musica è cambiata.
Oggi,un giovane segretario
con un partito organizzato,sta mettendo in campo proposte,azioni,finalizzate a una vera alternativa.

Comprendiamo che al Sindaco, questa nuova impostazione politica non piace e non conviene.

Fermo restando che il partito democratico – dichiara Barberio – è sempre aperto al confronto, su qualsiasi tematica che metta la città al centro, con i fatti e non con le chiacchiere.
Da circa tre anni la città di Crotone aspetta la rivoluzione del sindaco Voce, mai vista e per utilizzare un vecchio detto “si ode il rumore del mulino ma non si vede la farina”.

Per quanto riguarda il caso specifico,il dimensionamento scolastico, il Sindaco certamente ha un obbiettivo diverso da quella del Presidente della Provincia.

Il presidente Ferrari,prova a smantellare la città capoluogo a favore di alcuni comuni,segnalati dalla sua maggioranza (centrodestra).

Dall’altra parte, il Sindaco Voce, prova a smantellare il territorio per favorire il capoluogo di provincia (lista civica).
Sicuramente due strategie a perdere, soprattutto per i cittadini.

Il partito democratico ha un’idea diversa, già concertata con i sindacati, i sindaci e con gli addetti ai lavori.

Su questa base, chiediamo al presidente Occhiuto, come hanno già fatto in altre regioni, di impugnare il decreto sul dimensionamento, evitando ulteriori “tagli” alla scuola.

Siamo contrari al dimensionamento e riteniamo che Voce come Ferrari, per difendere la nostra provincia devono chiedere collaborazione, lavorando a punti comuni e non a smantellare e provocare ulteriori danni.

Siamo tutti figli di Pitagora, da Crotone a Savelli e da Crucoli a Cutro e fino a quando non si ragiona esclusivamente per l’interesse della provincia, siamo condannati a rimanere
costantemente sconfitti.