La Banca Centrale Europea prosegue la stretta monetaria: tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%

bce

Senza tregua! La Banca Centrale Europea prosegue la stretta monetaria. Ma questo potrebbe essere l’ultimo rialzo per un po’ di tempo (almeno si spera). Il consiglio direttivo della Bce ha alzato i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50% (ai massimi di sempre), quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%.

Secondo la Banca europea l’inflazione “sarà domata” se i tassi “resteranno così a lungo”. A domanda diretta se i rialzi siano finiti Lagarde ha risposto con prudenza. “Il livello dei tassi ha due modi per essere determinato: deve essere sufficientemente restrittivo e per un tempo abbastanza lungo. Non abbiamo discusso del tempo, siamo dipendenti dai dati. Dobbiamo testare la nostra valutazione di oggi in base alle stime future”.

“Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine” e quindi “ha deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse”, scrive la Bce nel comunicato al termine della riunione. La Bce ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione: al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, per effetto “dell’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia”.

“Le decisioni future del Consiglio direttivo – si precisa – assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario” e comunque il Consiglio “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione”.