Una vita assieme ai sogni

Una vita assieme ai sogni

 

 

Di Vincenzo Calafiore

(17-08-2019 L.633/41

Proprietà Intellettuale Riservata )

 

 

Una vita assieme ai sogni, quei sogni vissuti, che rimangono e riemergono  con tutta la loro naturalezza del loro accadere, nelle mie situazioni esistenziali, stati d’animo contrastanti a volte o il più delle volte e condizioni assediate  di gesti rivelati con stupore, voci pronunciate con un tono solenne e raccordate da dignità e legati con un filo che congiunge anima e cuore.

Certo, questa è  la via scelta per raggiungere “ Antares “, la via dell’esistenza che incanta come una sirena con la sua voce strana e scura, una voce bellissima, che da la percezione di trovarsi dinanzi a una porta socchiusa a volte, che accende un forte desiderio di uscire varcare il limite della segretezza dell’esistere.

E’ di una vita assieme ai sogni che si tratta, vissuta con un lembo di immaginazione, un indistinto altrove in cui si agita la fantasia.

Per mia fortuna è lei a guidarmi, la mia fantasia dagli occhi grandi e pelle morbida, Antares … che come musica irrompe nel silenzio!

E io ricordo. Ricordo l’aria di certe sere d’estate, la piazza tagliata dai voli incrociati dei tordi, il negozio di barbiere che sa tutto di tutti, di operai che attendono un lavoro all’ombra di un fico, le solite volatili promesse e nuvole che corrono sotto un cielo azzurro più del mare, così grande da accogliere tutti i sogni che si preparano a morire. E  l’amore che se ne sta lì fermo e aspetta, e riconosce tutti i sogni ad uno ad uno nel gran silenzio, perché tutto è stato detto in questa vita a poco a poco!

La visione di questa vita è un paesaggio dai colori forti, parole scabre come l’esistenza che stenta il suo cammino; un coro di visi pronti ad affacciarsi con le felicità antiche e la fatica di un sogno dietro l’altro creano dolcissime atmosfere in un presente indifferente.

Certe notti incatramate e rugose tornano ad animarsi in un sotterraneo incrocio di bisbigli i pensieri …. Raccolte risonanze di parole forse dette a metà, forse taciute, smarrite nel profondo gorgo dei giorni che non si vedono, sempre vicini e sempre altrove, lucenti là dove possono trovarli solo quelli che si amano.

Guardo il mondo al di là dei vetri e mi sembra uno scenario di trappole e di maschere: uomini affamati di amore, come rondini giungono da ogni epoca nell’infinita notte stellata.

I monti  sono seduti tranquilli su questa terra, mentre scivola via silente la vita, le vicende si avviano a diventare  memorie nella pellicola di un sogno che si attarda nella mente, piena di pensieri remoti.

Fantasmi che si muovono nella mente!

Esco di scena come un lupo che sente il vento della libertà, la voce di un amore perduto …

da un mondo cupo e desolato, volti che appaiono e svaniscono nel nulla e vita da raggiungere:

ma vani nel vuoto che cancella ogni certezza, mentre i giorni passati sono fermi e lontanissimi, come una nave arrugginita che scompare. Fra notti trapunte di piacere e desideri incastonati nel destino, sospinti verso la speranza di poterla amare.

Non v’è spazio per la paura, l’audacia incalza l’animo, la mente ricama nuove parole …. È quasi l’alba e spira un vento nuovo che odora di campi sotto cieli sgargianti, in cerca  di una fiaba dove andarsi a rifugiare!