La viticoltura valdostana in vetrina alla 55° edizione di Vinitaly, dal 2 al 5 aprile a Verona

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L’Assessorato dell’Agricoltura e delle Risorse naturali comunica che, dal 2 al 5 aprile, la Valle d’Aosta sarà presente a Verona alla 55° edizione di Vinitaly, il grande salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati, dove è prevista la presenza di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e di oltre 30 nazioni.

La Regione parteciperà con uno spazio istituzionale nel Padiglione 12 (stand A/3-B/3-C/3), gestito dall’Assessorato dell’Agricoltura e dal Consorzio Vini Valle d’Aosta. Saranno presenti negli stand 15 realtà valdostane: le aziende Rosset Terroir, La Source, Grosjean Vins, Feudo di San Maurizio, Lo Triolet, Maison Agricole D&D, Ottin Vini, La Vrille, Pianta Grossa e Chârteau Feuillet, le cantine cooperative Caves de Donnas, Crotta di Vegneron, Cave des Onze Communes e Cave Mont Blanc de Morgex et de La Salle e l’Institut Agricole Régional. Sarà anche allestito un banco assaggi dove i sommelier daranno in degustazione i vini di 18 aziende valdostane che hanno aderito all’evento ma che non potranno essere a Verona: Di Barrò, Pavese, Didier Gerbelle, Tanteun e Marietta, Les Grains, Di Francesco Vini e Spiriti, Les Crêtes, Clos Blanc, Château Vieux, Cave Monaja, Pellissier Wine, Edoardo Braga, Cave Gargantua, Noussan Vini, Les Granges, Maison Vevey Albert, Nicola Del Negro e Cave Coopérative de l’Enfer.

All’interno dello stand istituzionale sarà distribuito materiale promozionale sull’enogastronomia e sull’intera offerta turistica regionale e la presenza della Valle d’Aosta sarà animata anche da alcune Masterclass organizzate dall’Assessorato e dal Consorzio Vini con i produttori delle etichette proposte e la collaborazione dei sommelier della FISAR, per promuovere la conoscenza della produzione enologica regionale. Lunedì 3 aprile, alle ore 10, la Masterclass verterà su I vini bianchi della Valle d’Aosta, mentre alleore 15 sarà dedicata al Torrette. Martedì 4 aprile, alle ore 10.30 focus sulla Petite Arvine e alle ore 15 il tema riguarderà I vini rossi della Valle d’Aosta. Ad ogni incontro saranno proposte anche degustazioni guidate di prodotti del territorio, con un promotore enogastronomico e la collaborazione dell’Unione Cuochi Valle d’Aosta.

Martedì 4 aprile, alle ore 12, sempre nello stand istituzionale della Valle d’Aosta, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Mondial des Vins Extrêmes e Extreme Spirits International Contest 2023, a cura del CERVIM.

Infine, tra gli eventi ufficiali della manifestazione, domenica 2 aprile, alle ore 16, nella Sala d’autore del Palaexpo, si terrà la consegna del Premio Angelo Betti- Benemerito della vitivinicoltura italiana a quelle figure, una per ogni Regione, che si sono distinte per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola. Per la Valle d’Aosta, quest’anno il riconoscimento andrà a Giorgio Lale Murix, Presidente dei Consorzi di miglioramento fondiario di Saint-Pierre-Villeneuve e di Cumiod-Montovert, rappresentante dell’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI) per la Valle d’Aosta e viticoltore di esperienza trentennale. sperimentatore e esperto conoscitore della gestione del vigneto. Come si legge nella motivazione,  Giorgio Lale Murix viene premiato “nella duplice veste di esperto e appassionato viticoltore, capace di rinnovare i secolari vigneti, dando loro anche una sostenibilità gestionale agronomica ed economica, e di Presidente di Consorzi di miglioramento fondiario, per saper affrontare sfide importanti e garantire in modo lungimirante, in territori svantaggiati, la gestione del territorio e in particolare della risorsa idrica.” Il premio sarà consegnato dall’Assessore Marco Carrel.

“Credo che per la Valle d’Aosta sia motivo di orgoglio presentare la propria produzione enologica in occasione del grande appuntamento di Vinitaly – dice l’Assessore Carrel. – I vini valdostani non solo hanno raggiunto un’altissima qualità, ma presentano anche caratteristiche uniche e del tutto particolari, frutto del legame con il territorio e del contesto di montagna dal quale provengono. La nostra viticoltura ha l’enorme pregio di racchiudere, al contempo, un valore produttivo, economico, ambientale, sociale e culturale. Con il loro lavoro, spesso su fazzoletti di terra strappati all’abbandono, i viticoltori sono artefici del successo di un settore che ha raggiunto la fama internazionale, garantendo anche la stabilità di un territorio fragile e la cura del paesaggio, contribuendo a contrastare l’abbandono della montagna e arricchendo l’offerta turistica regionale”.

E prosegue: “ci presentiamo a Verona facendo gioco di squadra, con il prezioso supporto del Consorzio Vini della Valle d’Aosta e in collaborazione con il Cervim, che in questo contesto presenta il Concorso enologico Mondial des Vins Extrêmes, che, lo ricordo, è l’unico al mondo dedicato alla viticoltura eroica. Ringrazio entrambi per la loro collaborazione e il loro contributo”.

“Se tanto è già stato fatto, il settore vitivinicolo ha però bisogno di un sostegno costante, per poter contrastare i problemi che incombono sull’attività agricola e poter crescere ancora. L’Assessorato, grazie all’attività dei laboratori, fornisce in modo continuo assistenza alle aziende sia per le analisi che per le indicazioni sul processo di vinificazione. Ora potranno contare anche sui fondi degli interventi del nuovo Complemento regionale per lo sviluppo rurale 23/27, che abbiamo approvato nell’ultima seduta del Consiglio regionale, e sulle norme regionali che stiamo predisponendo”, conclude l’Assessore.