Violenti scontri tra tifosi di Napoli e Roma nell’area di servizio di Badia al Pino

scontri tra tifosi Roma e Napoli in A1 - ph dal web

Terrore in autostrada per scontri tra tifosi di Napoli e Roma. Gli incendi hanno causato il blocco del traffico domenica pomeriggio in A1 nei pressi di Arezzo all’altezza di Monte San Savino. Il sito Autostrade per l’Italia informa che si è formata una coda lunga 13 km, in aumento. Code anche in direzione opposta a partire da Arezzo.

Incredibile! I tifosi del Napoli diretti a Genova per assistere alla gara contro la Sampdoria si sono incrociati con i romanisti attesi a San Siro per la partita contro il Milan. Gli scontri sono scoppiati nell’area di servizio di Badia al Pino, in direzione Nord. Proprio qui l’11 novembre del 2007 morì il tifoso laziale Gabriele Sandri, ucciso da un colpo esploso dall’agente di polizia Luigi Spaccarotella.

Negli scontri di domenica sarebbero coinvolte all’incirca 300 persone. Alcuni video diffusi su Twitter mostrano dei tifosi che hanno invaso una delle carreggiate e bloccano il flusso del traffico. Alle 13 circa di domenica oltre 150 tifosi napoletani diretti a Genova hanno presidiato l’autogrill dopo essere scesi da decine di mini van e di auto. Al passaggio di alcune vetture con i romanisti in autostrada, diretti a Milano, hanno lanciato oggetti sulle corsie in direzione Nord sulle quali stavano passando decine di veicoli, non solo dei tifosi. Un agguato in piena regola, secondo chi indaga. Solo per un caso non si è verificato un incidente dalle conseguenze imprevedibili, mentre i romanisti, anche loro su pulmini e auto, si sono fermati all’altezza dell’uscita dell’area di servizio, sono tornati indietro e si sono scontrati con i rivali.

Almeno un ultrà giallorosso è rimasto ferito e con mezzi propri si è recato all’ospedale di Arezzo per farsi medicare. Non sarebbe grave, forse è stato raggiunto da una coltellata, e rischia una denuncia. Nell’area di servizio c’era un servizio di vigilanza della polizia stradale e della questura di Arezzo, come anche in quella successiva, Arno. Gli agenti sono intervenuti per evitare conseguenze peggiori mentre gli ultrà si affrontavano con spranghe, aste delle bandiere, caschi e cinghie. Ci sarebbero anche altri feriti.

In seguito i romanisti si sono allontanati mentre sull’autostrada dove l’incolonnamento ha toccato alle 13.50 i 14 km in direzione Nord e almeno altri 6 km in direzione Sud, anche a causa dei curiosi che hanno rallentanto la marcia per guardare cosa accadeva dalla parte opposta. Qualcuno ha anche ripreso le scene con il telefonino. I napoletani sono stati identificati dalla Polizia e poi rimessi in parte sui mini van per ripartire. Alcuni sono stati condotti in Questura ad Arezzo dove saranno effettuati dei confronti con i video degli scontri.

Poco dopo le 14.30 l’autostrada è stata riaperta. L’incolonnamento ha faticato a smaltirsi. Le indagini della Squadra mobile e della Digos di Arezzo sono appena scattate. Il giallorosso ferito sarà sentito nelle prossime ore insieme con altri tifosi che sono stati bloccati e condotti negli uffici investigativi. Al vaglio le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’autogrill che dovrebbe avere ripreso le fasi dello scontro insieme con quelle dell’autostrada.