Italia Sovrana e Popolare si batte contro il disegno inquietante di rendere l’umanità un OGM, un’app del totalitarismo tecnocratico

Parlamento

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Nicola Rombolà, Presidente sez. Ancora Italia di Vibo e responsabile della comunicazione di ISP Calabria.

Italia Sovrana e Popolare si batte contro il disegno inquietante di rendere l’umanità un OGM, un’app del totalitarismo tecnocratico

La formazione politica “antisistema”del Vibonese chiude la campagna elettorale domani a Vibo Valentia, alle ore 18. L’appello agli elettori è quello di essere protagonisti di un nuovo “rinascimento” per lottare contro la barbarie di un medioevo ancora più oscuro del passato. I responsabili sono gli attuali poteri sovranazionali che hanno eterodiretto i governi di questo Paese, che si sono prestati a tradire i principi democratici sanciti nella Costituzione.

“Un nuovo Rinascimento per l’Italia: Arte, Cultura e Dignità. La Politica al servizio dei valori dell’Humanitas”. Con questo spirito domani venerdì 23, alle ore 18, a Vibo Valentia (Corso Vittorio Emanuele, lato piazza Municipio),si svolgerà un evento politico-culturale organizzato da Italia Sovrana e Popolare a chiusura della campagna elettorale. Verranno presentati agli elettori i principali punti programmatici con la partecipazione di candidati ed esponenti del partito.

Oltre ad esporre i motivi e la finalità che hanno spinto questa nuova formazione politica a presentarsi alle elezioni del 25 settembre (che ha raccolto15 soggetti tra partiti, movimenti e associazioni),sarà l’occasione di focalizzare l’attenzione sull’importanza fondamentale che per Italia Sovrana e Popolare riveste la cultura e l’identità dei territori, a partire dalla tradizione, dal recupero della memoria storica e dalle risorse locali.

Di fronte al tentativo in atto da parte degli attuali poteri (politici, economici, mediatici e tecnocratici) che fino ad ora hanno dominato, con il manifesto disegno di cancellare le identità culturali, la memoria e l’eredità storica; di fronte al progetto di rendere l’umanità un prodotto OGM (transumanesimo), affinché l’attuale sistema basato sul modello neoliberista del PIL e della supremazia dei mercati (oligarchie tecno-plutocratiche o imperi finanziari), possa controllare e orientare i nostri comportamenti, per applicare l’app del totalitarismo tecnocratico; di fronte alle continue emergenze create in laboratorio per depredare territori e famiglie con la complicità dei vari tecnici e scienziati senz’anima e senza più coscienza (lo avevano già spiegato in modo illuminante Gunther Anders nel 1964 con Noi figli di Eichmann, don Lorenzo Milani con Lettera ai giudici nel 1965, e poi Pier Paolo Pasolini con Gli scritti corsari dei primi anni ’70), è necessario ribellarsi attraverso la capacità che l’homo sapiens dovrebbe avere di pensare, di riflettere e di opporre delle resistenze, con l’azione sia sentimentale-emotiva che intellettuale e politica, e avere il coraggio di lottare contro la minaccia della barbarie e dello scempio dei valori umani. L’impegno politico immancabilmente deve tradursi nella cultura, così come quello culturale si riflette nell’azione politica.La finalità suprema dell’uomo si misura con la libertà, la dignità e il coraggio, attraverso la tensione etica e spirituale, che si genera quando si sperimentano i più alti valori che l’umanità abbia mai espresso. Questi coincidono con l’eredità dalla civiltà classica greca e latina. Così come è accaduto con l’Umanesimo in Europa e, soprattutto con il Rinascimento in Italia, in questo frangente storico, per uscire dal buio di un nuovo medioevo, imposto dalle nuove forme di asservimento e di oscurantismo, è fondamentale riscoprire i valori insiti al concetto dell’humanitas che ha permesso all’Italia la straordinaria fioritura di arte a cultura del Rinascimento,per cui il nostro Paese possiede il più grande patrimonio di beni culturali al mondo (si calcola oltre il 60 per cento). Ebbene, proprio per questo, così come questi poteri disumani e spietati hanno già fatto con la Grecia, che rappresenta la culla della nostra civiltà, portandola al disastro (che ha causato la morte di una moltitudine di bambini, nell’indifferenza dei cosiddetti stati democratici,il cui primo responsabile è stato proprio l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi quando era a capo della BCE), adesso sotto attacco è proprio l’Italia, perché si vuole distruggere non solo l’economia, ma anche la sua identità,la sua cultura e la sua bellezza, per renderla una definitiva colonia nelle mani dell’impero “USA e getta”. Non a caso Mario Draghi è andato a prendere ordini dai suoi padroni che lo hanno investito della carica di “viceré d’Italia” con la farsa del premio come miglior statista dell’anno al cospetto del gota statunitense. E quali sono stati i suoi meriti? Aver eseguito gli ordini? Aver mentito agli italiani? O aver tradito la Costituzione su cui ha prestato il giuramento? Questo è un copione che si è ripetuto in questi ultimi tre anni di emergenza pandemica e adesso bellica ed energetica, con la complicità dei partiti che adesso chiedono di continuare questo bel servizio agli italiani: essere i loro carnefici. Senza avere alcun investitura democratica questo signore asservito, ormai dagli primi anni ’90,alle oligarchie finanziarie (è tutto alla luce del sole), si permette di decidere il destino del nostro Paese come se fosse un feudo di sua proprietà. Incredibile ma vero. E si permette di evocare i principi democratici, i diritti umani e le libertà costituzionali. Scopriamo la limpida coerenza intellettuale, etica e umana di super Mario in un passaggio del suo discorso:

“Dobbiamo essere chiari sui valori fondanti delle nostre società; mi riferisco alla democrazia e al rispetto della legge, alla difesa dei diritti umani, all’impegno per la solidarietà globale”.

Ma l’acme della verità la raggiunge Joe Biden, presidente degli USA:

“Mi congratulo con il mio amico, primo ministro Mario Draghi, per il suo lavoro nel far progredire i diritti umani nel pianeta. Draghi è stato una voce potente nel promuovere la tolleranza e la giustizia e lo ringrazio per la sua leadership”.