Lascia che sia l’amore a governarti

Vincenzo Calafiore

Lascia che sia l’amore a governarti

Di Vincenzo Calafiore

Agosto 2022 Udine

 

“  …. Chissà se lo sapevi già, quel giorno

che ci siamo seduti uno accanto all’altra

sulla riva a guardare il tramonto,

che mi avresti regalato la felicità, io no.

Ma quando mi hai sorriso e abbracciato,

prima di andartene, ho sentito in me

una forza immensa, da sfidare il mondo.

Ti ho sorriso, per ringraziarti.

E’ che da quel giorno non posso più fare

a meno di te!

L’amore deve essere così …. ! “

Vincenzo Calafiore

 

Quelli come “noi “ non smetteranno mai di guardare il cielo, rimangono col naso all’insù in cerca di una stella, che indichi la via del ritorno a un sogno smarrito, perché è lì che vogliamo andare …

A volte, quando mi chiedono se sto bene, dico “sto bene”, in realtà vorrei che qualcuno accorgersoni di me, mi tenesse stretto , mi guardasse negli occhi e mi dicesse  “no, lo so che non stai bene “, il fatto è che non è mai accaduto, il fatto è che ha tanto rumore il mio silenzio… folle e ragionevole, quel silenzio di chi sa amare nonostante le distanze, i confini, gli alti muri.

Rimanermi accanto lo so è difficile, questo lo so e, me ne rendo conto. Ho sempre mille idee per la testa e mille sogni dentro al cuore, un sorriso contagioso ma anche lacrime irrefrenabili.

Sono un mare sempre in movimento, eccessivamente sensibile, lunatico e irrequieto.

Mi commuovo davanti a un tramonto sul mare, per un film alla tv, per una canzone che mi è compagna da una vita.

Sto attento all’uso delle parole, do loro molto peso prima di pronunciarle,non mi arrabbio facilmente ma se perdo le staffe distruggo tutto fino alla fine.

Non porto rancore e so perdonare, non riesco a separarmi da chi amo, detesto le partenze.

Vivo sospeso come un’equilibrista sopra i miei errori, le cadute, sopra i miei rialzi da terra.

Ho un uragano nel cuore, quando pronuncio; ti amo! , si agita la mia anima. Sono tutto e il contrario di tutto, spesso sprofondo nel mio silenzio che come in un labirinto perdo la strada del ritorno.

Devi sapere che … sono un maledetto stupido perché credo ancora che si possa amare e amo, magari con la mia malinconia per quanto non è stato e so che mi accompagnerà per sempre, non me ne libererò mai….

Vedi? La cosa strana e che te ne parlo come se tutto fosse già accaduto e invece non è mai accaduto, non è iniziato niente! E nonostante ciò, io credo che la mia vita,la mia strada sia quella dell’essere, dell’esistere, come tu esisti, come tu vivi, in me, nei miei ovunque.

Ho capito perché io esista devo guardare il mondo con gli occhi tuoi, perché quando tu sei vicino a me tutto sembra più bello, facile anche sognare.

Ho capito che la cosa più bella è svegliarsi con il primo pensiero di te.

E poi ci sono io.

Io con le mie tante contraddizioni. Io con le mie dannate imperfezioni.

Io che ancora parlo con le stelle di notte e confido i miei segreti alla luna. Io che passo ore a guardare il mare perché il mare non chiede nulla ma dà tanto.

Ci sono io che, nonostante le ferite e le delusioni, continuo a riempire fogli bianchi di sogni. Io che credo nella magia dell’amore.

Io con i miei pensieri, come mare sempre in movimento, irrequieto anche di notte.

Io che cado sempre in errore.

Io che mai mi arrendo, arretro!