A un certo punto non ci si riconosce più

“ Esiste la possibilità di due persone che sono in grado di “incontrarsi”  proprio perché resteranno sempre e comunque due esseri separati. E c’è la possibilità di vivere un” amore nuovo” proprio perché uno dei due ,o tutti e due lo portano prima fuori e dopo lo ricercano dentro di sé, perché insieme esplorano l’infinito. L’amore, il vero amore necessita della libertà, da non confondersi con la menefreganza! In coppia si è comunque di più di due, la relazione è il terzo, l’amore.”

 

( 17/08/2019 L.633/41 Proprietà Intellettuale Riservata )

 

I miti greci sono un oceano per varie discipline tra le quali la storia, la filosofia, la letteratura, la pittura e la scultura. Partendo dai alcuni miti greci vorrei parlare dell’amore ai tempi dell’antica Grecia e di oggi.

Cosa è l’amore? Una delle tante domande che spesso ci si pone, o poniamo per avere chiarimenti o approfondimenti. L’amore è un concetto così vago e complesso allo stesso tempo! Già solo l’aspetto linguistico della parola mostra la confusione del concetto: con questa unica parola “amore” indichiamo sentimenti e pulsioni così diversi.

Quando si pensa all’amore nella mitologia antica viene in mente Eros il quale appare in antiche fonti greche sotto diverse forme: nelle prime fonti è una delle divinità coinvolte nella venuta all’essere nel cosmo, ma nelle fonti successive è rappresentato come figlio di Afrodite e Ares. Eros interviene negli affari di dèi e mortali per far sì che si formino legami di amore. Per quanto Eros sia nominato e raffigurato spesso è fra tutti gli dèi greci la figura meno definita nella sua essenza divina e quella meno raccontata nella narrativa mitologica.

In realtà, per gli antichi greci, l’amore (Eros) aveva tre volti o aspetti.

  • Anteros: figlio di Afrodite e Ares e fratello di Eros. La leggenda narra che Afrodite si lamentò con la Dea Temi che Eros non crescesse; la Dea le disse che Eros non sarebbe cresciuto fintanto non avesse avuto l’amore di un fratello. I fratelli crebbero insieme, ma ogni volta che Anteros si allontanava da Eros, quest’ultimo ritornava fanciullo.
  • Himeros: è la personificazione del folle desiderio amoroso e della lussuria sessuale. Alcune leggende narrano che Afrodite fosse incinta di due gemelli Eros e Himeros. Anche Himeros, come i suoi fratelli Pothos ed Eros è raffigurato con arco e frecce necessarie per creare il desiderio e la lussuria nelle persone.
  • Pothos: anch’esso fratello di Eros, figlio di Afrodite e Crono. Rispetto ad Eros, Pothos incarnava anche un altro concetto: quello del dolore intenso per la lontananza della persona che si amava. Rappresenta il desiderio verso cui tendiamo, fa parte della dimensione amorosa nostalgica e irraggiungibile.

Ed ecco che si delineano dunque i tre volti dell’amore, quindi i tre aspetti dell’amorel’amore corrisposto personificato da Anteros,  la passione del momento personificato da Himeros e, infine, l’amore idealizzato personificato da Pothos.

La maggior parte delle persone, instancabilmente,  per tutta la vita cercano Pothos, l’amore perfetto, “l’altra metà”(che non esiste) il quale si pensa dovrebbe far sentire finalmente completi. Nella ricerca dell’amore perfetto, quindi della persona perfetta, si riversano tutte le aspettative personali e familiari, nonché le influenze del contesto storico in cui si vive. Eppure, a pensarci bene, sempre meno si trova l’amore perfetto: spesso le relazioni non si trasformano né in convivenze né in matrimoni i quali durano oltretutto sempre meno. Questo a sua volta potrebbe dipendere da altri infiniti fattori. Sembra emergere sempre più e con forza, in questa epoca moderna, l’illusione, ma anche l’impossibilità di scegliere una volta per tutte una persona. Permane l’illusione che dietro l’angolo ci sia sempre qualcuno di migliore e che scegliendo si scartino altre possibilità, limitando quindi la propria libertà.

Oggi è Himeros, la passione del momento, l’incontro sessuale, a prevalere!, l’aspetto più importante di una relazione. Ma soprattutto oggi sembra siano fondamentali: l’aspetto fisico, trascurando invece la ricchezza interiore, e il piacere fisico. Sembra che siano diventati, il punto di partenza per la costruzione di una relazione soddisfacente, è come se questi aspetti si potessero conservare nel tempo e dare così stabilità alla relazione di coppia. Non esiste, non è possibile che ciò accada se ne è la premessa. L’intimità sessuale, quella vera e profonda, si costruisce nel tempo, negli anni, conoscendo sempre più se stessi e l’altro, permettendosi di sbagliare e poi progredire insieme, semmai….. e persiste la bestialità, l’amore bestiale, oggi definito : “ una botta e via “ ma non è così, l’amore e la sessualità non sono queste, sono della delicatezza e della dolcezza, poiché e ad essa che appartengono.

Purtroppo il mito di Anteros e dell’amore corrisposto, è il volto dell’amore più lontano dalla nostra società. Il culto di questo, oggi, si basa sull’autosufficienza e sul rifiuto di ogni forma di dipendenza, si basa sulla libertà senza vincoli: niente di più lontano da ciò che in realtà serve ad una relazione di coppia. Quello di cui si ha più necessità è trovare qualcuno, qualcuna, che ci ami per quello che siamo! ,  ma soprattutto abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a migliorarci e ad evolverci ogni giorno, sempre più, fino alla raggiungimento della completezza. Ma chi è la “ persona perfetta” ? La persona “perfetta” è quella che ci permetterà di sviluppare il nostro equilibrio attraverso la presenza fondamentale dei tre volti dell’amore:Anteros, Pothos e Himeros, i quali dovrebbero intrecciarsi e fondersi l’uno nell’altro venendo a creare così le basi di un rapporto di coppia solido e duraturo.

Le relazioni durature sembrano diventate chimere, al loro posto troviamo, camere d’albergo per incontri fugaci, sesso in auto e nei luoghi più disparati, brevi percorsi insieme, amori inesistenti. L’amore per crescere e durare ha bisogno di adesione, di reciprocità, di impegno; in questo periodo le relazioni però sembrano impregnate di scarsa intimità, poca conoscenza dell’altro e soprattutto di sé stessi, di rapporti cosiddetti – una tantum – I rapporti non sembrano più basati sulla ricerca dell’arricchimento reciproco, ma su un possesso momentaneo ed un consumo rapido. L’amore dovrebbe essere uno stimolo a conoscersi, a migliorarsi, ad esplorare, a cercare oltre, a raggiungere ciò che sogniamo, o che vorremmo essere, dovrebbe offrire la sicurezza per andare a vedere altro, per mettersi alla prova, per mettersi in discussione, per poter scegliere.