Locri – Ospedale a luci rosse ?

Locri – Il cappellano dell’ospedale di Locri in provincia di Reggio Calabria, don Giuseppe Marino, aveva chiesto tante volte il suo alloggio all’interno del presidio ospedaliero, ma fino a giorni fa è stato lasciato senza nessun tipo di alloggio per la mancanza di ambienti adatti e consoni per lui, così gli era stato riferito.

Invece i locali c’erano eccome, infatti è stato scoperto che questi locali ci sono sempre stati, e sono situati all’ultimo piano dell’ospedale ma venivano utilizzati, da alcuni dipendenti, non come alloggi ma come alcova per i loro incontri amorosi. Si tratta di persone che, senza aver mai avuto permessi o titolo alcuno, erano in possesso delle chiavi, e quindi usufruivano di questi locali, utilizzandoli per i loro incontri amorosi. Adesso si è scoperto la tresca e finalmente il cappellano potrà usufruire di questo nuovo alloggio, come in effetti è previsto dalle convenzioni tra lo Stato e la Santa Sede. La questione di questo “santo alloggio” è stata sollevata tante volte dal segretario territoriale della Uil-Fpl Nicola Simone, che aveva fatto notare l’esistenza di questi locali sicuramente idonei per il cappellano proprio nell’area dove ci sono le stanze dei cosiddetti “Paganti” . Le chiavi di queste stanze, di questi alloggi erano state prese in possesso da persone senza averne titolo. Proprio In questi giorni però, il segretario territoriale della Uil-Fpl avrebbe trovato delle argomentazioni valide accolte finalmente dal neo commissario dell’ ASP reggina Gianluigi Scaffidi ed anche dal nuovo direttore sanitario dell’azienda sanitaria Domenico Minniti, i quali hanno sollecitato e portato avanti la questione al neo direttore sanitario dell’ospedale Giuseppe D’Ascola ed al responsabile dell’area tecnica del nosocomio locrese, l’architetto Giuseppe Galletta. Questi, si sono attivati nell’immediato, trovando finalmente l’alloggio idoneo per don Giuseppe, dove secondo voi, proprio gli quegli alloggi utilizzati per gli incontri amorosi.

Così scoperta la tresca di conseguenza gli alloggi sono stati ripresi in consegna e nei prossimi giorni, dopo una sistemata ed una opportuna ristrutturazione, questi locali saranno consegnati al cappellano Don Giuseppe Marino e i dipendenti o chi ne usufruiva sarà costretto a trovare altre soluzioni per gli incontri diciamo “amorosi” .

Rino Logiacco