“Racconti di storie irrilevanti” di Matteo Deraco

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“Racconti di storie irrilevanti” di Matteo Deraco è un’opera ambientata a Roma, che viene descritta nelle sue affascinanti atmosfere, e ha come protagonista un giovane uomo di trentaquattro anni che condivide con l’autore il nome e il cognome, e probabilmente anche parte della sua storia. È una raccolta di racconti introspettiva, malinconica e a tratti cinica, caratterizzata da una scrittura scorrevole e intrattenente; l’autore presenta brevi storie di vita normale, che lui chiama irrilevanti. In realtà, in ogni racconto si entra nel vissuto più profondo dello scrittore e si può percepire la sua anima sofferente; niente è inutile, quindi, tutto è rilevante perché si parla dell’essere umano nella sua forma più pura, più autentica.

Il protagonista, Matteo, è uno scrittore e un viaggiatore; di chilometri ne ha fatti tanti, così come molte sono le pagine che riempie di pensieri e riflessioni; grande amante della musica, fa spesso riferimento a delle canzoni per spiegare il suo stato d’animo. È un giovane onesto, pulito ed empatico, che dice sempre quello che pensa – «Io paragono una vita senza la verità alla morte. Solo attraverso la verità mi faccio carnefice di me stesso, nello scegliere di andare a petto in fuori contro i giudizi, contro le malelingue, pur sapendo che, con la maggior parte della gente, rischi un domani di verdetti, di condanne».

Matteo Deraco presenta una serie di quadri di vita in cui si parla d’amore, di rivelazioni, di sofferenze, di abbandoni; il protagonista racconta le sue avventure tragicomiche con le donne, mentre si interroga se davvero si possa amare completamente restando sé stessi. Un altro tema ricorrente delle sue elucubrazioni è l’assillante domanda che in molti si pongono, non avendo quasi mai una risposta certa: «Mi chiedo che cosa voglio fare da grande. Il punto è che forse la domanda è sbagliata. La domanda corretta piuttosto sarebbe: chi voglio essere da grande?». Egli sa che in questo mondo una parte di sé, proprio quella più sincera, deve essere sacrificata per diventare qualcun altro, più adatto per la società. Matteo cerca un equilibrio che non c’è, essendo pienamente conscio che il massimo a cui si può aspirare è il compromesso, o la rinuncia. Eppure continua a lottare, indossando l’armatura della sua integrità, cercando disperatamente di essere sé stesso e basta, senza maschere.

Matteo Deraco (Frascati, 1984) studia sceneggiatura cinematografica per poi arrivare alla narrativa che è, ancora oggi, il suo strumento di espressione preferito. Partecipa a molti concorsi di racconti, risultando spesso fra i finalisti e i premiati. Nel 2012 pubblica il suo primo lavoro dal titolo “Vita, morte, miracoli di un uomo qualunque”. Otto anni dopo pubblica “Racconti di storie irrilevanti”.