Malattie oculari: rapporto fra maculopatia e stile di vita

Maculopatia degenerativa senile

La maculopatia degenerativa senile comincia a palesarsi intorno ai 50 anni di età, ma già quando si è giovani si può agire in modo da prevenire l’insorgenza di questa malattia o comunque rallentare la sua comparsa. Sono sufficienti poche abitudini quotidiane da modificare per migliorare il proprio stile di vita: comportamenti che riguardano la vita di tutti i giorni e che, sul lungo termine, si rivelano utili per combattere lo sviluppo della patologia. Per esempio, è opportuno rinunciare all’alcol e al fumo, che hanno effetti dannosi sull’organismo. Essi, infatti, favoriscono lo sviluppo di radicali liberi, il che rende più veloce il processo di invecchiamento dei tessuti. Fumare o bere alcol tutti i giorni agevola, nel lungo termine, la comparsa di diverse malattie, fra le quali la maculopatia degenerativa.

Come mangiare

È molto importante anche seguire un regime alimentare consapevole: ciò vuol dire puntare su una dieta equilibrata che da un lato si caratterizzi per un alto contenuto di antiossidanti e dall’altro lato riduca l’assunzione di quelle sostanze che agevolano lo stress ossidativo. L’obesità, per esempio, è parente stretta della maculopatia: per questo seguire un’alimentazione controllata vuol dire anche intervenire sulle quantità, sempre in una prospettiva di prevenzione. Mangiare bene rallenta l’invecchiamento, e ciò significa anche prevenire la comparsa di ulteriori malattie che possono coinvolgere il sistema visivo. Vale la pena di privilegiare i cibi amici, fermo restando che uno strappo alla regola di tanto in tanto non è poi così dannoso.

L’assunzione di integratori

In alcuni casi un regime alimentare equilibrato può non essere sufficiente per avere a disposizione i tanti elementi che sono necessari per far sì che l’apparato visivo resti in forma. Ecco, quindi, che si può rendere necessaria un’integrazione con minerali e vitamine ad hoc, ovviamente prescritti dal medico o da un oculista. Vietato il fai da te, insomma: gli integratori assunti senza motivo nei migliori dei casi non servono a niente e nei peggiori dei casi sono perfino pericolosi. I carotenoidi e la luteina sono sempre preziosi, ma può essere importante anche sapere come curare il benessere dell’intestino. Infatti, diversi studi hanno evidenziato una correlazione fra la maculopatia secca e la cura dell’intestino.

L’esercizio fisico

Per essere coerenti con gli obiettivi di una vita sana, due o tre volte alla settimana ci si deve dedicare all’attività fisica: è più che sufficiente una camminata a passo sostenuto, da effettuare in un bosco, in un parco o in un qualunque altro posto che si trovi a debita distanza dal traffico. Ormai tutti sanno che lo sport può essere considerato una sorta di elisir di giovinezza per l’organismo umano, sia perché contribuisce all’espulsione delle tossine, sia perché favorisce l’ossigenazione dei tessuti; inoltre, è utile per migliorare il sonno e il metabolismo, e ha un effetto positivo sul tono dell’umore. Non ha senso prefiggersi degli obiettivi poco realistici, mentre è molto più utile puntare a traguardi facili da raggiungere: nessuno deve andare alle Olimpiadi.

Il valore degli occhiali da sole

Infine, non bisogna mai dimenticarsi degli occhiali da sole, che sono molto importanti: il riverbero, la luce e i raggi del sole rappresentano un pericolo per l’intero apparato visivo, con riferimento soprattutto alla macula e alla retina. Tuttavia, sono realmente protettivi solo quelli con lenti certificate.

L’accademia di Fonda Vision

L’Academia Fonda è l’accademia di Fonda Vision, un sistema formativo su base annuale che si pone lo scopo di favorire la diffusione di competenze e di cultura in materia di benessere visivo. La formazione è rivolta agli ottici optometristi che desiderano diventare un punto di riferimento per i soggetti che soffrono di vista fragile e di ipovisione. Il programma si articola in diversi moduli. Il primo modulo, per esempio, analizza l’ipovisione e l’esperienza degli ipovedenti, trattando l’epidemiologia delle malattie oculari e le modalità operative che devono essere adottate dai professionisti della visione. Il secondo modulo, invece, si concentra sulla maculopatia, sulle alterazioni della funzione visiva e sulla comorbidità, affrontando anche i temi relativi a microperimetria e fissazione eccentrica. Il terzo modulo, infine, propone un approccio ai pazienti con vista fragile. Le lezioni si svolgono in video, e sono previsti anche laboratori esperienziali e test di autovalutazione.