Come usare una VPN per aggirare blocchi geografici e restrizioni geografiche

computer - ph unsplash

Inizialmente internet era stato pensato come un luogo libero, dove menti diverse e distanti tra loro potessero incontrarsi, discutere, collaborare o anche sfidarsi a suon di parole.

Le funzionalità di internet con il passare del tempo si sono ampliate a dismisura, passando dalle pagine testuali dei primi anni novanta a quello che oggi è possibile incontrare semplicemente navigando in cinque siti diversi.

I siti internet infatti sono diventati veri e propri mastodonti in grado di fare un numero incredibilmente elevato di cose molto differenti tra loro. C’è chi continua a raccogliere informazioni, chi informazione la fa (i giornali online sono un perfetto esempio di questo modo di utilizzare internet), chi invece offre strumenti per le cose più disparate.

Internet è il luogo che ha dato i natali a quel colpo di genio (tramutatosi poi in un quasi incubo) che è stato Facebook, è lo stessa struttura attraverso cui milioni di computer riuniscono le loro potenze di calcolo per poter affrontare le minacce del presente, è quel luogo dove non si è mai troppo distanti da una foto di un gattino particolarmente carino.

Nel 2022 Internet è molte cose ma, purtroppo, non lo possiamo più di tanto definire un posto universalmente libero. Non lo possiamo fare perché, da quando diverse grandi corporazioni sono entrate all’interno dell’universo digitale, hanno portato con sé restrizioni e legislazioni che erano fatte per altri mondi e altri modi di intendere i prodotti.

I blocchi geografici, ad esempio, sono un perfetto esempio di maleducazione internettiana se così vogliamo metterla. Le aziende decidono per quali luoghi offrire dei contenuti presenti sull’internet, contenuti che quasi per definizione dovrebbero essere alla portata di chiunque.

Questi poi sono poca cosa se confrontati alla mestizia di chi, nel tentativo di zittire voci e contenere il dissenso, mette in piedi firewall in grado di contenere il traffico di uno stato. Senza fare particolari nomi è inutile nascondersi dietro un filo d’erba: molti stati del mondo hanno la brutta tendenza a voler controllare la propria popolazione attraverso restrizioni geografiche.

Fortunatamente a combattere entrambe queste tipologie di problemi arrivano strumenti come le VPN, conosciute dai più anche come reti virtuali private.

Adesso vediamo come funzionano e come si possono usare per aggirare blocchi e restrizioni geografiche.

Cosa sono i blocchi geografici?

Le aziende che offrono servizi possono decidere di offrire il loro servizio/prodotto soltanto all’interno di uno specifico territorio a causa dei rapporti commerciali in corso. Se fino a qualche anno fa la cosa non preoccupava praticamente nessuno, da quando le piattaforma di streaming sono diventate particolarmente popolari la situazione è cambiata.

Netflix e compagnia, infatti, propongono cataloghi diversi in base al paese da cui ci si connette. Il Netflix italiano, infatti, è diverso dal Netflix inglese, così come si può dire per Prime Video, Disney + e così via. Anche Spotify, Tidal ed i servizi per lo streaming musicale utilizzano questo genere di artificio.

Quando invece le restrizioni sono di carattere nazionale parliamo dei cosiddetti firewall di stato che impediscono agli abitanti di un paese di accedere in maniera del tutto arbitraria a dei siti internet. Le tecnologie dietro una VPN, fortunatamente, riescono a sistemare questo genere di problematica grazie ad un’intelligente commistione di crittografia e protocolli di comunicazione.

Come fa una VPN ad aggirare blocchi e restrizioni?

L’intera infrastruttura di Internet si basa sulla comunicazione tra computer distanti tra loro sfruttando appositi protocolli.

In questi protocolli esistono sempre dei dati identificativi che permettono, a grandi linee, di definire la posizione delle due macchine. Il dato più importante in tal senso è l’indirizzo IP, che viene spesso usato per la geolocalizzazione della macchina.

L’indirizzo IP viene utilizzato dai sistemi di restrizione per capire da dove proviene una connessione ma con la VPN è possibile aggirarlo. Questo accade perché il funzionamento della VPN è tale da nascondere l’indirizzo IP e sostituirlo con quello del server a cui si effettua il collegamento. Quindi puoi nascondere il tuo indirizzo IP sostituendolo con quello di un computer sparso in uno stato del mondo a tua scelta, per intenderci.

In questa maniera puoi farti riconoscere dai siti web come un utente che proviene da uno stato invece che da un altro; il grande vantaggio, oltre al sopracitato anonimato, è anche dato dal poter sostanzialmente fingere di star navigando da dovunque, accedendo di volta in volta ai contenuti di un palinsesto nazionale invece che da un altro.

Le VPN, in sostanza, sono uno strumento in grado di riportare internet a ciò che era in origine: un luogo dove la libertà conta più di ogni altra cosa.