Lean Six Sigma: cos’è e a che cosa serve

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Se avete un’azienda o semplicemente dei clienti, drizzate le antenne perché questo è un articolo che farà al caso vostro, dato che parleremo di lean: di cos’è questa metodologia, di quali sono le sue componenti fondamentali, di qual è la filosofia che la sostiene e dei vantaggi per il cliente, quindi per noi.
Se non ne avete mai sentito parlare, niente paura: state per scoprire tutto ciò che c’è da sapere e probabilmente la vostra attività lavorativa starà per essere in qualche modo rivoluzionata.

La storia alla base di questa metodologia

Partiamo da un piccolo cenno storico, perché le radici sono importanti: la storia di questo metodo ha inizio nel 1990, quando James Womack e Daniel Jones fecero un lungo tour di presentazione di un libro di grande successo, ovvero “The Machine that Changed the World”. In questo libro vengono delineate le basi e le tecniche di questo metodo, che tanto ha spopolato nel mondo. 
Si tratta di rendere il più possibile veloce ed efficiente il lavoro, così da risultare massimamente proficuo per il nostro cliente. Ogni inciampo all’interno di questa oliata catena di efficienza viene definito “Muda”, una parola giapponese che significa “spreco”: nessuno spreco di tempo e di efficienza dovrà essere tollerato, facendo di tutto per eliminarlo e fare in modo di rendere il flusso di lavoro il più oliato possibile, in modo tale da consegnare al cliente un lavoro in gran velocità e della migliore qualità.

Filosofia e utilità della metodologia Lean Six Sigma

Le attività vengono divise in due categorie: quelle che rappresentano un valore aggiunto e quelle che non lo rappresentano.

All’interno della filosofia lean, queste attività vengono il più possibile marginalizzate, possibilmente eliminate, dato che ogni spreco (di tempo o di impegno) deve essere messo alla porta.
Queste attività sono il trasporto, l’inventario, il movimento, l’attesa, l’extra elaborazione, la sovrapproduzione e i difetti.

A fare da contraltare agli sprechi, ecco i valori, o i passi, ovvero quelle attività che vanno incentivate il più possibile e sulle quali il nostro lavoro dovrà concentrarsi: una serie di tecniche, che potremo imparare nel dettaglio all’interno di corsi studiati appositamente per renderci dei manager di alto livello, che si dividono in più step.

Questa metodologia è composta da 5 fasi: in una prima fase vengono individuati i responsabili del progetto che dovranno trovare un obiettivo del lavoro, in una seconda fase verrà creata una mappa del processo e verranno raccolti tutti i dati necessari. Nella terza fase verranno analizzate le cause del problema che emergerà dai dati, dopodiché nella quarta fase verrà progettata una soluzione e nella quinta si realizzeranno controlli sull’attività.

Certo, dirlo è semplice, ma impararlo non è così complesso, grazie alle possibilità che anche i corsi online ci mettono a disposizione.

Insomma, creare un processo che possa adattarsi alle esigenze del cliente, così da renderci insuperabili nella jungla del mercato: sì, perché se adotteremo questo metodo e lo perfezioneremo nel corso del tempo, difficilmente la nostra azienda potrà avere una degna concorrenza.

Mettiamo a frutto tutte le nostre potenzialità imparando metodi di management nuovi!