Norvegia, Danimarca, Svezia, Gran Bretagna tornano alla normalità! E l’Italia che aspetta?

Le immagini di Nazioni europee come Norvegia, Danimarca, Svezia e anche Regno Unito che tornano alla normalità crea un contrasto fortissimo con l’Italia dove invece impazza ancora “l’isteria” per il covid. Si possono trovare tutte le differenze del mondo, ma è chiaro che noi abbiamo sbagliato qualcosa.

Da oggi in Norvegia si torna alla vita di sempre. Infatti sono state rimosse le restanti misure restrittive anti-Covid, in vigore da marzo 2020. I norvegesi si possono stringere la mano, non devono più rispettare il distanziamento sociale di un metro. E l’Italia che aspetta? I tedeschi si chiedono sui social se sono “pazzi loro” o se “l’Italia è in preda ad un’isteria di massa”. Questa è l’immagine dell’Italia vista all’Estero. Ebbene, qualche riflessione va fatta. Il covid c’è, si muore, purtroppo tanti troppi italiani sono morti. Ma è necessario voltare pagina. O il resto del Mondo è diventato “troppo leggero” nell’affrontare il covid oppure in Italia qualcosa non quadra…

“Il coronavirus può ora essere classificato come una delle numerose malattie respiratorie con variazioni stagionali” ha affermato Geir Bukholm, vicedirettore dell’Istituto norvegese di sanità pubblica (NIPH). “È giunto il momento di ritornare a una vita normale, di tornare a vivere, si fa per dire come facevamo prima che la pandemia ci venisse a colpire”, ha dichiarato Erna Solberg, premier in carica dal 2013, confermando i progressi della campagna vaccinale. Ad oggi nel Paese il 90,6% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid.

Inoltre non ci saranno più quarantene e altre restrizioni per chi entra in territorio norvegese in provenienza dallo Spazio economico europeo, dallo spazio Schengen, dal Regno Unito e dalla Svizzera. Dal 1° ottobre cesserà anche la raccomandazione ufficiale di evitare i viaggi all’estero. Le uniche restrizioni che dovranno ancora essere osservate sono l’obbligo di isolamento in caso di test positivo e, se necessario, l’obbligo di tornare a indossare la mascherina nei trasporti pubblici, attualmente soltanto consigliata.