Elettori senza green pass esclusi dai seggi?

Gli elettori senza green pass saranno esclusi dai seggi? È la domanda che in tanti si pongono in vista delle elezioni che il 3 e 4 ottobre riguarderanno oltre mille comuni tra cui Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino e per la Regione Calabria. Ministero della Salute e Viminale hanno sottoscritto il protocollo sanitario con le misure anti-Covid per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di voto. Con il decreto-legge 17 agosto 2021 n.117 sono state stabilite le modalità per consentire a chi è positivo al Covid-19 o in quarantena di votare da casa o dall’ospedale.

Le misure di prevenzione per elettori in quarantena e scrutatori alle sezioni speciali, sono riassunte nella circolare del Ministero della Salute del 2 settembre. Nel decreto non si parla di obbligo di esibire il green pass per andare a votare. In base alla normativa attuale, i cittadini che 3 e 4 ottobre si recheranno alle urne per comunali, regionali e suppletive non dovranno mostrare il certificato di vaccino, tampone o guarigione per accedere ai seggi. Tuttavia gli elettori fuorisede che devono raggiungere via treno, pulman, aereo o nave il proprio Comune di residenza per votare, devono avere il green pass per potere salire a bordo del mezzo, pena una sanzione e l’obbligo di scendere alla prima fermata disponibile.

Devono essere in possesso di green pass i componenti delle sezioni elettorali ospedaliere e dei seggi speciali che raccolgono i voti degli elettori positivi al Covid-19 in trattamento ospedaliero o domiciliare e chi coloro che sono in quarantena per contatto stretto con caso Covid o in isolamento fiduciario.

Una novità del decreto è l’istituzione di altre sezioni ospedaliere nelle strutture sanitarie che ospitano reparti Covid-19 con posti letto da 100 a 199 posti che si aggiungono a quelli già previsti dalla normativa vigente. Inoltre, tramite seggi speciali, si può provvedere alla raccolta del voto domiciliare per gli elettori positivi al Covid-19 che si stanno curando a casa o che sono in quarantena o isolamento fiduciario, e per quelli ricoverati in ospedale.

Nei Comuni in cui non ci sono strutture sanitarie con reparti Covid-19 è possibile istituire seggi speciali presso gli uffici elettorali di sezione di riferimento. Vengono raccolte le schede di voto delle persone sottoposte a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 e poi inserite nelle urne degli uffici elettorali di sezione di riferimento.

Per il voto a domicilio è necessario che un funzionario medico designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale attesti, mediante certificazione, che il cittadino è positivo sintomatico in trattamento domiciliare, in quarantena o in isolamento fiduciario.

È obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica, il distanziamento di almeno 1 metro, e l’igienizzazione delle mani con soluzione idroalcolica. La scheda, dopo la votazione, deve essere messa in un’apposita busta e le matite devono essere sanificate al termine dell’operazione di voto. Le schede possono essere introdotte all’interno delle urne delle sezioni “ordinarie” in quanto ciò non implica rischi per il personale addetto al successivo spoglio delle stesse.

Nel caso di strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali che accolgano unicamente soggetti SARS-CoV-2 negativi, in considerazione del fatto che si tratta di persone fragili e vulnerabili, il personale di seggio addetto alla raccolta del voto, oltre ad essere obbligatoriamente provvisto di green pass, al fine di prevenire una eventuale trasmissione del virus dall’esterno ai residenti e al personale già presenti nella struttura residenziale, assicura l’uso di mascherine chirurgiche sia per gli operatori di seggio che per il votante, il mantenimento del distanziamento e la frequente igienizzazione delle mani.