Tanti italiani si interrogano su come affrontare la pandemia preservando il proprio benessere

Da oltre un anno in Italia e nel Mondo ci troviamo a fronteggiare una pandemia, un evento di natura straordinaria e che ha trovato la maggior parte impreparati. Nel nostro Paese l’impatto è stato devastante in termini di vite umane, di perdite economiche e di impatto emotivo. Sono aumentati gli stati emotivi di stress come reazione di adattamento ad una condizione che altera gli equilibri. È possibile preservare il proprio benessere?

Innanzitutto il pensiero positivo. È quello da ricercare per trovarsi in una condizione migliore così da attrarre ricchezza e denaro. Potrebbe apparire riduttivo ma il benessere è anche e soprattutto economico.

Esiste in effetti una legge di attrazione per realizzare quello che si desidera. Si tratta di una legge universale che lavora senza tregua e si ripropone semplicemente di dare alle persone quello a cui pensano intensamente e che desiderano. Ciascuna cosa esistente è energia. Tutto ciò che è energia vibra. Per attrarre denaro e fortuna bisogna focalizzare bene ciò che si desidera, ripulirsi dallo stress, imparare a vivere nel momento presente. Lo stress impedisce di essere tranquillo. Per attrarre denaro bisogna essere se stessi e in quiete. Quando si desidera qualcosa e la si vuole ottenere bisogna esprimerlo al positivo.

Per combattere lo stress, per pensare positivo e per attrarre energie benefiche, servono diverse piccole azioni. Sembrerà strano, soprattutto se a scriverlo siamo noi di un quotidiano, ma tenersi troppo informati aumenta lo stress, soprattutto se si legge sempre informazione “al negativo”. Servono più messaggi positivi, più buone notizie. Leggere sempre e comunque di covid non aiuta affatto!

Altro aspetto importante è evitare di focalizzare l’attenzione su situazioni stressanti e preoccupanti. In questa fase evitare di parlare con familiari, amici, colleghi sempre della pandemia! Esiste fortunatamente anche altro. Anche se risulta difficile, almeno in Italia, dove subiamo un vero e proprio bombardamento mediatico sul fronte coronavirus.

È importante lavorare su se stessi, gestire le proprie emozioni. Le emozioni sono utili, sono dei segnali relativi ai bisogni e agli obiettivi e di conseguenza motivano e preparano all’azione. Bisogna quindi imparare a regolarle, a ridurre la loro intensità. Utilissime sono le tecniche di rilassamento o meditazione.

In questo momento emotività e vulnerabilità possono indurre ad essere aggressivi, scontrosi. Del resto il messaggio che passa da oltre un anno è: distanziamento, paura dell’altro. Ma così facendo si perde la fiducia in se stessi, negli altri, nel mondo, nel futuro. Bisogna recuperare fiducia, speranza, gioia. Altrimenti la pandemia finirà per trasformarci in persone peggiori, più povere non solo sul piano economico ma anche emotivo.

Bisogna parlare dei propri stati emotivi, confrontarsi, lottare contro l’isolamento sociale, contro la bolla che si è creata. Non bisogna avere timore a chiedere aiuto. Se il disagio e lo stress non si riducono e se ne sente il bisogno, è utile contattare un professionista.

Altro aspetto importante è combattere lo smart working. Potrebbe sembrare un messaggio errato, ma non lo è affatto. Lavorare da casa implica non vivere bene né il momento di lavoro né quello privato. Il lavoratore del resto necessita di andare fisicamente a lavorare, di confrontarsi con i colleghi di persona. Finché questo non sarà possibile è importante separare il più possibile gli ambienti di lavoro da quelli casalinghi, preservare degli orari di lavoro definiti, prendersi cura di sé, curare l’alimentazione, staccare, porre dei limiti.

Bisogna camminare, alzarsi, fare stretching. Il movimento aiuta a scaricare la tensione, migliora l’umore, aumenta la capacità di concentrarsi. E poi bisogna disconnettersi. Brutti propositi? Assolutamente no! Siamo connessi sempre, per fare acquisti, per lavoro, per informarci e per socializzare. Questa società eccessivamente digitale rischia di aumentare il carico cognitivo e di conseguenza la sensazione di essere sempre sotto pressione. Pause, disconnessioni, vita vera, spazi per la socialità. Solo così si può vivere meglio anche in tempo di pandemia.