Lascia che te lo dica

Lascia che te lo dica

Di Vincenzo Calafiore

14 Marzo 2021 Udine

“ …. Guardami negli occhi

e non avere paura delle mie tempeste

guardami negli occhi per ritrovarsi,

tienimi la mano se qualche volta inciampo.

Abbracciami forte se mi vedi tremare

davanti alla vita ….. “

                            Vincenzo Calafiore

Ci sono momenti come ora, che non trovo alcun significato in tutte le cose che faccio, che scrivo; momenti in cui mi sembra assurdo tutto.

Non so e non potrei neanche pretendere che “ l’altro, gli altri “ capiscano quello che ho in me, quel mare sempre in tempesta.

Per me è proprio così  – tempesta – e da questa cerco di esprimere quello che sento, non so se mai riuscirò a farmi capire.

E’ di questo che si tratta! Forse sono sforzi inutili, energie e tempo, sonno, sprecati … forse ho sbagliato tutto, ma è anche vero che siamo tutti facilmente sostituibili, che prima o poi ci perdiamo come si perdono gli spiccioli di poco valore e mi piace pensare di aver lasciato almeno qualche mia impronta, un mio segno, un ricordo.

A me basta pensare alla vita, guardarla alla stessa maniera di come guardo un’alba o un tramonto in riva al mare, rimanendo in silenzio; il mio posto è là, in riva al mare, sento il mio cuore impazzire quando sono lì seduto sulla riva a guardarlo, con lui non ce bisogno delle parole, lui vuole il silenzio, deve essere questo l’amore: il silenzio!

Ma che ne sanno gli altri di come so amare, di quanto bene faccia una carezza, un sorriso, un abbraccio, uno sguardo, una donna sincera!

Io ci sono e sempre ci sarò, mentre l’altro o gli altri restano finché non hanno qualcun altro con cui sostituirmi.

Nei miei silenzi si fanno sempre più forti le sensazioni di essere solo, di essere di passaggio … nella vita degli altri, nella mia stessa; sono visibili in me i segni che gli altri hanno lasciato dal più importante che ritenevo a quelli che mi hanno solo sfiorato, ora insignificanti.

Vivere è stata ed è la conquista più bella ed è quella che rimane, mentre degli ultimi resti, ci saranno ancora altri resti, così come dopo la gioia, dopo l’amore … dopo questi c’è solo il sale che lasciano le lacrime.

Nel silenzio penso al passato, al presente, al futuro, e non so dove andare a sbattere la testa e mi sento soffocare e quando capita quella notte …. Mi sento svuotato d’ogni cosa.

Non so cosa sia, è un qualcosa che non so definire, è un ignoto tumulto interno che lacera il cuore, stringe forte la gola. Con occhi stanchi mi sono guardato allo specchio … non sono io, devo essermi perso da qualche parte in un sogno mai  finito, tra le delusioni e le false speranze, in una vera solitudine in cui nessuno sa cosa stia passando, ma il fatto è che mi sento così stupidamente fuori luogo in qualsiasi posto, perfino nei miei pensieri!

Da molto tempo faccio finta di non sentire, di non vedere, ho nascosto a me stesso ciò che più mi fa male, pensando scioccamente che magari passa, passerà; me lo ripeto sempre … magari trovando delle stupide giustificazioni, ma le persone non cambiano, là fuori c’è un mondo spietato che potrebbe farmi a pezzi in qualsiasi momento, è già accaduto e accadrà ancora.

Allora si cerca riparo nell’amore, con quella voglia di sentire la forza di un abbraccio sincero, un sorriso come dire: assieme ce la faremo! E invece no ugualmente ci si trova soli mentre tutto crolla mentre hai in faccia il miglior sorriso e così si va avanti con le tempeste dentro.

Rimane quello che penso di me e che alla fine non ho mai detto … alla fine non sarò mai il primo pensiero di nessuno, sono quel tipo di persona che potrebbe piacere ma di cui non ne esci pazza, sono quel tipo di persona che viene dimenticata non appena ne arriva un’altra, non sono mai stato importante, non ne vale la pena.. alla fine ci si rende conto di essere solo quello di una volta sola.

Per poter “ Vivere “ c’è bisogno solo di qualcuno, qualcuna, che ascolti, che sia capace di dare riparo, che abbracci senza un motivo, che sia amico, amica sincera, ma è molto difficile.

A sera arrivano i demoni e mi ricordano le cose incompiute, la vita non vissuta, il tempo che ho perduto, la fine che si avvicina lentamente con le sue maree; arriva il pentimento di non averli uccisi quei demoni mentre naufrago nei miei pensieri.

Ma c’è un verbo coniugato in silenzio, Amare!

Amare qualcuno significa sentirne la mancanza, avere il timore di perdere, sentire nostalgia al solo pensiero di doversene separare.

Amare qualcuno vuole dire sapere esattamente quale sia il posto nel mondo al di là e al di sopra di ogni possibile distanza, vicinanza, solitudine, tristezza, malinconia, vuoto.

Stanotte, stesso sogno, stesso posto, ho incontrato la verità … Non smetterò mai di amare la vita, credo sia una cosa impossibile: l’amore per lei toglie il fiato, toglie le parole.