Primo percorso di riflessione sulla tematica: estorsione e usura

Oltre la distanza, insieme per la legalità attraverso il cinema; primo percorso di riflessione sulla tematica: Estorsione e usura”.

E’ stato questo il tema dell’incontro dibattito che si è svolto presso l’Aula Magna dell’ITIS “G. Ferraris” e del Liceo Scientifico “A. Russo Giusti”, di Belpasso. Forte la partecipazione degli studenti, sia in presenza, rispettando le disposizioni anti Covid, che attraverso le dirette streaming sul canale YouTube dell’Istituto.

Importante ed apprezzata da tutti, la presenza del Magistrato “Antimafia” dott. Sebastiano Ardita, Procuratore della Repubblica Aggiunto presso il Tribunale di Messina e Presidente Prima Commissione del CSM, reduce del successo del suo libro “Cosa Nostra S.p.A.”, che racconta di una mafia che brama il potere, assetata di denaro senza scrupoli, capace di infiltrarsi nel tessuto economico attraverso accordi con la politica, “anziché sparare ha pensato di difendere i propri interessi con gli appoggi politici”.

Il Magistrato, dopo il suo intervento, ha risposto alle tante domande degli alunni. L’incontro è stato moderato dalla prof.ssa Giuseppina Fazzio, Responsabile Funzione Strumentale Rapporti con il Territorio, dell’I.I.S. Francesco Redi.

Al via, quindi, le attività previste dal Protocollo d’Intesa “Cinema, Legalità e Cultura”, siglato con l’Associazione “Antimafia e Legalità”, e la Casa Cinematografica “CinemaSet”, finalizzato per promuovere e diffondere la cultura della legalità attraverso il cinema. Un documento che rappresenta un punto di partenza per centinaia di giovani e che vede gli studenti non destinatari ma, al contrario, protagonisti di una nuova società. Presenti rispettivamente, l’avv. Enzo Guarnera, componente dell’associazione e il Produttore Cinematografico Antonio Chiaramonte.

Ricordiamo che è partita da Catania, nel 2020, la prima edizione della Rassegna itinerante, di Cinema, Letteratura e Legalità, “DA SEMPRE PIU’ DI PRIMA”. L’evento, ideato dal Produttore Cinematografico, Antonio Chiaramonte e promosso dall’avv. Enzo Guarnera, si è poi bloccato, per l’emergenza sanitaria, ma pronto a ripartire, appena sarà possibile.

Il nostro progetto si prefigge di coniugare Cinema, Letteratura e Legalità in un “unicum” – afferma Enzo Guarneraper generare e diffondere nei più giovani la cultura della legalità e la  fiducia verso nella giustizia e nella democrazia. Un delicato è importante momento sarà rivolto soprattutto al mondo giovanile, grazie alla visone di  un mediometraggio, per sottolineare la credibile fiducia nelle istituzioni preposte al rispetto della legge, offrendo stimoli ed esperienze vicarie, capaci di motivare nelle nuove generazioni l’adesione ai valori della legalità e del bene comune”.

Il nostro intento nasce – ribatte Antonio Chiaramonteaffinché gli studenti e i giovani accettino di vivere da attori positivi e facciano propria la sfida che la cittadinanza comporta e  siano, al contempo, portatori di una cultura della legalità, contro la “subcultura” della furbizia di tutti coloro che, “slealmente”, piegano le regole al vantaggio personale. Per le scuole non si tratta soltanto di realizzare o aderire ad un progetto, ma di costruire un percorso educativo che investa tutta l’istituzione scolastica. Il Cinema, la Letteratura e le Arti in genere, sono un eccellente strumento di crescita personale e professionale. Pertanto – continua Chiaramonteil progetto intende mettere a disposizione dei ragazzi che vogliano avviarsi nelle varie professioni del Cinema, l’assistenza e l’orientamento gratuito di un buon numero di professionisti del cinema. Molti i premi che stiamo ricevendo, l’ultimo è stato il Premio Starlight International Cinema Award, alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia, come miglior produttore per film di impegno sociale, appunto, con il suo ultimo film «Io Ho Denunciato» diretto da Gabriel Cash.   Ma non sono i premi che possono esaltarmi, certamente mi riempiono di gioia,  fa sempre piacere riceverli, soprattutto e maggiormente per tutti coloro che hanno contribuito a questo mio nuovo progetto. Ma sono i giovani che ci hanno premiato, con l’espressione dei loro visi, dei  loro occhi, della loro attenzione su questo ultimo progetto realizzato visionando il film, mediometraggio, di «Io Ho denunciato». E’ tutto questo – continua Chiaramonte – che mi rendono particolarmente felice. Siamo arrivati, con gli ultimi dati ufficiali pervenuti pochi giorni fa, a quasi duemila giovani studenti che hanno visto il film ad oggi, complimentandosi con la nostra equipe e con l’autore Paolo De Chiara. Questo è stato il miglior premio che potevo ricevere. Troppi ragazzi imitano le fiction su storie raccontate sull’illegalità, che secondo il mio punto di vista non sono assolutamente educativi, anzi, spesso i giovani utilizzano i loro linguaggi, i loro atteggiamenti. “Adesso basta” – conclude il Produttore Cinematografico siciliano – è arrivata l’ora di smetterla. Alcune di queste fiction, offrono spettacolarità in senso negativo, servono solamente a fare business, la cinematografia e la letteratura, devono proporre dei prodotti migliori, diversi da questi personaggi negativi. Le istituzioni devono dare loro una prospettiva che possa educarli alla lealtà e al rispetto delle regole perché, altrimenti, se non saremo tutti uniti, tutto ciò che stiamo realizzando sarà vano”.

Alla fine la Prof.ssa Fazzio, soddisfatta dell’esito di questo incontro-dibattito, ha concluso ricordando che “fare di tutto per conoscere o stabilire la verità umanamente accertabile, trasformare la cultura nella sapienza del diritto, ponendo la capacità di giudizio al servizio della maestà della legge, è quanto incombe a persone cui lo Stato affida la nostra sicurezza, la nostra libertà, la nostra speranza di giustizia; ma in una ideale catena di solidarietà, la penna o la tastiera sono un anello in più che lega il dott. Ardita, autore di libri importanti e coraggiosi, a Federica Angeli e, più modestamente e sommessamente, entrambi a tutti noi”.