Inter tra le attività irrilevanti per Suning? I cinesi chiudono il Jiangsu

Allarme rosso per i tifosi interisti. Il Jiangsu, squadra di calcio cinese del gruppo Suning, cessa ogni attività. Sulla piattaforma Weibo, colosso della distribuzione di elettrodomestici, è stata comunicata la decisione del Gruppo che in Italia è proprietario dell’Inter. “A causa della sovrapposizione di vari elementi incontrollabili, il Jiangsu Football Club non può garantire efficacemente la continuazione dell’attività: da ora in poi, il Jiangsu Football Club si fermerà. L’attività di ogni squadra verrà cessata”, si legge.

Non si ferma quindi soltanto la prima squadra maschile, vincitrice del campionato di Super League la scorsa stagione. Infatti lo stop delle attività riguarda anche la formazione femminile (campione nel 2019) e i settori giovanili. Il tentativo di Zhang di vendere il club alla cifra simbolica di 1 penny, con l’impegno a farsi carico di 67 milioni di debito, non ha prodotto risultati.

Lo scioglimento dello Jiangsu è legato alla crisi di liquidità del gruppo Suning, che non riesce più a provvedere alla gestione ordinaria di molti suoi business laterali. “Chiuderemo e ridurremo le nostre attività irrilevanti”, aveva anticipato nei giorni scorsi il numero uno di Suning, Zhang Jindong. Ad incidere c’è anche la direttiva del governo cinese sul calcio professionistico domestico, che in questi anni non si è dimostrato redditizio e non ha saputo generare il coinvolgimento di pubblico atteso. Tutta la Super League soffre il drastico calo di ricavi nell’ultimo anno e le restrizioni del governo. La società che controlla i Tianjin Tigers, la Tianjin Teda, ha comunicato l’intenzione di interrompere gli investimenti nel club, secondo quanto riportato dai media locali.

Per quanto riguarda l’Inter, capolista in Serie A, fonti vicine a Suning precisano che non rientrerebbe tra le “attività irrilevanti”. Il riferimento di Zhang sarebbe stato al solo ambito cinese. Ma Suning è in cerca di finanziatori per l’Inter. Si lavora sia ad un prestito tra i 150/200 milioni per arrivare a fine anno o alla cessione del club a un fondo.