Qual è la dieta ideale da seguire in menopausa?

Le donne in menopausa dovrebbero prestare la massima attenzione al proprio regime alimentare, che deve essere adattato ai cambiamenti a cui va incontro l’organismo in questa fase della loro vita. La perdita della fertilità è solo uno dei tratti peculiari della menopausa, che spesso viene affrontata con un approccio negativo perché è correlato alla fine della gioventù e, in un certo senso, della bellezza. Si tratta di pensieri più o meno inconsci che danno vita a un forte stress emotivo, che può innescare un aumento del livello di appetito a cui contribuisce anche il calo degli estrogeni.

In menopausa si mangia di più

Così, le donne in menopausa tendono a mangiare più di frequente, e cercano nei cibi dolci o pieni di grassi una consolazione rispetto ai problemi che le affliggono. Anche per questa ragione è importante avere una piena consapevolezza dei cambiamenti che si stanno verificando all’interno dell’organismo, in modo da potersi sentire meglio e superare gli ostacoli più facilmente. Il consiglio è quello di non seguire uno stile alimentare troppo disordinato: in altri termini, è auspicabile strutturare i pasti per prevenire gli attacchi di fame.

Come mangiare in menopausa

Uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio, in aggiunta alla colazione, al pranzo e alla cena, consentono di spezzare la fame: un frutto o uno yogurt sono ideali a tal proposito. È utile tener presente che l’organismo nel corso della menopausa ha bisogno di un apporto di calorie più basso: di conseguenza si deve rivedere la dieta di tutti i giorni al fine di assecondare le nuove necessità del proprio corpo. Non si tratta di mangiare meno, ma più che altro di alimentarsi in maniera differente.

Che cosa mangiare

I frutti migliori sono quelli ricchi di flavonoidi, come le fragole, ma vanno bene anche le arance, le mele e le pere. Per dimagrire in menopausa, poi, è indispensabile limitare l’assunzione di sale e il consumo di zuccheri semplici. Tra i nemici da evitare ci sono anche i fritti. A proposito del sale, non bisogna sottovalutare tutti quei prodotti in cui questo ingrediente è presente, anche se magari non ci si fa caso, come gli alimenti in scatola, i salumi e i dadi. Meglio usare le spezie e le erbe aromatiche per dare sapore ai piatti. Non solo l’assunzione dei grassi, ma anche quella delle proteine va limitata in menopausa. Essa, infatti, hanno l’effetto di stimolare gli androgeni, che per altro in menopausa sono già alti di per sé. La conseguenza è quella di un incremento del grasso addominale.

Parola d’ordine: moderazione

Per quel che riguarda i carboidrati, è ovvio che si tratta di una fonte di energia da cui non si può prescindere, ma va tenuto presente che un loro eccesso può determinare un incremento della glicemia, al punto da causare la comparsa del diabete negli individui più predisposti. La pasta e il pane, dunque, dovrebbero essere consumati in dosi limitate, e sempre se sono realizzati con farine integrali.

I nemici da evitare

È bene non consumare troppi grassi saturi ed evitare la carne, soprattutto se rossa. L’olio di oliva extra vergine deve essere preferita al burro, mentre i formaggi sono consentiti in quantità limitate. Vanno messi al bando, poi, i super alcolici, mentre durante i pasti è permesso un bicchiere di vino. Tanti sono, invece, gli alimenti da privilegiare, come per esempio le verdure a foglia larga e i frutti di bosco: le prime sono ricche di calcio, mentre i secondi contribuiscono a rallentare l’invecchiamento delle cellule per effetto degli antociani, che hanno effetti positivi anche sulla circolazione.