Pulizie per condominio: le regole da seguire durante l’emergenza covid

pulizie per condominio

È un momento molto particolare. La pandemia ha letteralmente capovolto le vite di tutti, modificato le priorità. Oggi si presta maggiore attenzione alla pulizia, alla sanificazione, al proteggere la propria salute. Uno degli ambienti da tutelare è il condominio, sono gli spazi in comune dove transitano giornalmente tantissime persone. Le pulizie per condominio vanno affidate oggi più che mai a ditte qualificate, certificate, a norma con tutte le regole vigenti.

Il nuovo Coronavirus sopravvive sulle superfici, pertanto è molto importante igienizzare e sanificare tutto o quasi tutto. In base alle attuali conoscenze emerge che il virus può sopravvivere alcune ore con una carica infettiva tale da poter contagiare l’uomo. Tuttavia l’uso di disinfettanti è in grado di uccidere il virus, annullando la sua capacità di infettare le persone e così si riduce la successiva graduale propagazione. Sono indicati disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di ipoclorito di sodio all’0,5% in soluzione acquosa (candeggina diluita in acqua) (fonte Ministero della Salute).

Gli ossidanti più impiegati sono gli ipocloriti, i cloriti, che degradano per ossidazione lo sporco ed il sudiciume non asportabile per semplice azione fisica e concorrono a diminuire la carica infettiva dei virus. Prima di eseguire tali pratiche di sanificazione bisogna leggere con attenzione le schede tecniche e di sicurezza dei singoli prodotti rispettando indicazioni e prescrizioni. Si comprende quanto sia importante affidarsi ad imprese specializzate nelle pulizie per conodominio.

Il Ministero della Salute chiarisce che “non ci sono evidenze che le superfici calpestabili siano coinvolte nella trasmissione del virus. Inoltre l’uso di ipoclorito potrebbe portare ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente. Resta consigliata l’ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali”. Questa è un’indicazione importante anche per gli ambienti esterni che fanno riferimento al condominio. Pertanto è possibile limitare le sanificazioni alle sole superfici che potrebbero venire a contatto con le mani o con le mucose: i corrimano, le pulsantiere, gli ascensori, i citofoni, gli spazi confinati.

Cosa cambia per gli animali nei condomini? A tal proposito il Ministero della Salute evidenzia che “indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus. La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale”. L’animale da compagnia del vicino possa trasmettere il covid? Il Ministero chiarisce: “no, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla”. È in ogni caso raccomandata la buona prassi di lavare le mani con frequenza con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche, dopo il contatto con gli animali.

Spetta all’Amministratore di condominio assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro che gestisce ed in particolare in questo periodo di pandemia. L’amministratore è tenuto a rispettare tutte le normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/08), cercando di limitare il possibile contagio da covid dei lavoratori che svolgono attività lavorativa nei condomini da lui amministrati, quindi incluse le pulizie condominiali.