Un piano Marshall per La Lombardia

Rimborso agli Enti accreditati solo se dopo la riqualificazione professionale è garantito a chi usufruisce delle politiche attive regionali un contratto di lavoro di almeno 6 mesi. Dote Unica Lavoro estesa anche a chi è in Cassa Integrazione in deroga. Più opportunità per trovare occupazione attraverso un potenziamento dei servizi di orientamento e formazione,ancora più personalizzati. Questi i punti qualificanti della delibera approvata dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro.

Ampliata la platea dei beneficiari della DUL

Il provvedimento ha definito le regole della Fase 4 della Dote Unica Lavoro (DUL), la misura regionale che accompagna le persone nella collocazione e nella ricollocazione professionale. E che prevede servizi personalizzati sulla base dei singoli fabbisogni formativi e professionali, riconosciuti agli operatori accreditati sulla base degli effettivi esiti occupazionali. “Rilanciamo il nostro sistema di politiche attive per affrontare un autunno complicato per il mercato del lavoro” ha sottolineato l’assessore regionale.

Politiche attive fattore decisivo per la crescita

“Dopo un lungo confronto con le associazioni datoriali e sindacali – ha spiegato – è emersa la necessità di puntare ancora sulle politiche attive del lavoro. Soprattutto ora che il Governo sta definendo nuove regole e scadenze per il blocco dei licenziamenti. Il nostro obiettivo – ha quindi chiarito l’assessore – è accompagnare i cambiamenti che il mercato del lavoro dovrà affrontare a causa della crisi economica. Una crisi causata da quella sanitaria e che potrebbe modificare radicalmente la configurazione di diversi settori produttivi. Si tratta, quindi, di fenomeni che non possono essere affrontati solo con politiche assistenziali. E neppure con misure emergenziali rappresentate da bonus di dubbia efficacia, anche solo nel breve periodo”.

Sostegno a politiche di qualificazione e riqualificazione professionale

“Dobbiamo piuttosto sostenere datori di lavoro e lavoratori che dovranno affrontare importanti processi di qualificazione e riqualificazione professionale. Per questo – ha evidenziato – abbiamo ampliato la platea dei destinatari della DUL. Allargandola anche ai lavoratori in Cassa integrazione in deroga. Prevedendo, inoltre, una maggiore corrispondenza dei servizi finanziabili con i fabbisogni reali delle persone e tenendo conto dei prolungati periodi di sospensione dal lavoro registrata negli ultimi mesi”. La quarta fase di Dote Unica Lavoro conferma la visione lombarda delle politiche del lavoro incentrata sul conseguimento del risultato occupazionale. Prevede, infatti, il rimborso delle attività formative solo se dopo di esse saranno effettivamente stipulati contratti di lavoro di almeno 6 mesi.

Orientamento e formazione ancora più fruibili

“Abbiamo, però, ampliato – ha concluso l’assessore – i panieri di servizi di orientamento e formazione fruibili dalle persone per personalizzare maggiormente i loro percorso di accompagnamento al lavoro. Perché riteniamo che non si possa genericamente assumere il principio che tutti i disoccupati hanno bisogno della stessa tipologia di aiuto per essere collocati o ricollocati nel mercato del lavoro”.