Giorgia Meloni incontenibile, pronta a superare anche il Pd, centrodestra al 50%

Incontenibile Giorgia Meloni, leader di destra capace di prendersi la scena politica. Una marcia lenta e inarrestabile conquistando spazi politici che erano andati smarriti. FdI si è ripresa gli spazi della vecchia Alleanza Nazionale andando anche oltre. Dopo avere avvicinano e a tratti superato i grillini, il prossimo obiettivo sono i dem. “Pd, stiamo arrivando”. Così FdI dal suo account twitter ufficiale invia messaggi all’avversario storico rilanciando il sondaggio pubblicato dal “Corriere della Sera” e mostra una grafica che evidenzia il dato “Fratelli d’Italia al 18%, a -1,6 dal Pd” e rimarca il distacco esiguo dai dem che si attestano al 19,6% delle preferenze secondo la rilevazione di Nando Pagnoncelli. Il centrodestra non arretra e continua a spaventare il governo giallorosso. Gli ultimi sondaggi premiano la coalizione che, se si tornasse a votare, sfiorerebbe il 50%. Giorgia e Matteo hanno ancora spazi per crescere anche perchè il Capitano ha dimostrato di essere un macchina da guerra, capace di macinare consensi grazie alla sua empatia con le piazze.

Qual’è il segreto di Giorgia?

Il suo successo è nella schiettezza e nella coerenza. “Quella di Fratelli d’Italia, in sintesi, e leggendo dettagliatamente il programma elettorale, è la ricetta di Marine Le Pen in Francia” scrive Matteo Luca Andriola. Alessandro Campi riconosce alla Meloni il merito di avere saputo “ricostruire un mondo che si era sfilacciato. Una destra che era implosa anche sul piano personale. Lei ci è pazientemente riuscita, è stata molto brava”. Per Campi ora la grande sfida della leader di Fratelli d’Italia è quella di “ripensare la destra alla luce delle sfide del mondo contemporaneo. E’ fondamentale riuscire dove Alleanza Nazionale ha fallito: realizzare un progetto politico, una visione strategica dell’Italia”. Secondo Marco Tarchi, Meloni è stata abile nel differenziarsi dallo stile di Matteo Salvini. Così Matteo e Giorgia differenziano l’offerta del centrodestra, si compensano e ampliano la base elettorale.

Il populismo salviniano, ad avviso di Piero Ignazi, allontana i ceti medio borghesi, sui quali invece può fare breccia Fratelli d’Italia anche grazie al declino per personaggio Silvio Berlusconi. Insieme a Giorgia Meloni viene premiato il lavoro di un’intera classe dirigente in Parlamento e sul territorio. Un partito che gradualmente sta assorbendo anche quel che rimane di Forza Italia, un partito in disarmo, in parte già fagocitato da Lega e da Italia Viva.

Il centrodestra maggioranza nel Paese

A leggere il sondaggio perde consensi il Partito democratico, che mantiene la seconda posizione con il 19,6%, cedendo però lo 0,8%. I grillini, dopo l’accordo per i fondi europei, registrano una crescita dello 0,9% che li porta ora al 18,9%. In calo dello 0,3% anche Forza Italia, che si attesta al 6.9%. Attenzione però al prossimo autunno quando i nodi, purtroppo verranno al pettine…I soldi europei, se tutto va come previsto, arriveranno il prossimo anno. Intanto ci sarà da fronteggiare la congiuntura economia post covid-19. Reggeranno i giallofucsia all’urto elettorale di settembre?

Tornando al sondaggio, tra le forze minori con valori compresi tra 2,5% e 2,9% ci sono Sinistra Italiana-Articolo uno con il 2,9% (+0,6%) alla pari con Europa Verde (+1%), Azione (-0,3%) e Italia Viva (-0,4%) entrambe con il 2,5%. Un dato che diventa interessante, scrive il sondaggista Pagnoncelli sul Corriere, in vista della nuova legge elettorale, che prevede la soglia di sbarramento del 3%. L’ipotesi del sondaggista è che per le forze minori possa prevalere un effetto di spinta a superare quella soglia, con l’obiettivo di essere determinanti per la formazione della prossima maggioranza di governo. Il centrodestra unito ad oggi è maggioranza nel Paese.

Meloni Salvini

“La Lega – sottolinea Pagnoncelli – pur mantenendosi al primo posto con il 23,1%, subisce una flessione (-0,9%) ed è seguita dal Pd, anch’esso in calo (-0,8%), che con il 19,6% si riporta ai valori di fine febbraio. Al terzo posto si colloca il M5S con il 18,9% (+0,9%), quindi Fdi che fa segnare una crescita di 1,7% attestandosi al 18% (il miglior risultato di sempre nei sondaggi)”, ancora in calo invece Forza Italia con il 6,9% diminuisce il potenziale elettorato di uno 0,3%.

Il 20 e il 21 settembre rappresentano due date importanti per l’Italia. In totale saranno 7 le Regioni chiamate al voto: Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Si tratterà di una sorta di election day, considerando che le elezioni Regionali saranno accorpate al primo turno delle Amministrative e al referendum sul taglio dei parlamentari. Un appuntamento cruciale che potrebbe dare una spinta verso la caduta del Governo e nuove elezioni che restituiscano agli italiani la facoltà di scegliere una maggioranza di governo forte, chiara e unita nella strategia da seguire per rilanciare il Paese.

Berlusconi e Conte