Calcio, si torna a giocare senza la presenza dei tifosi che possono andare in ogni dove ma non allo stadio. Il silenzio di Matteo Salvini

Riunioni fiume online e in più occasioni tra tutti i vertici che compongono il mondo del calcio ed il rappresentante del Governo per decidere le norme inerenti alla ripartenza dei campionati. Alle varie riunioni presenti: il  Ministro Spadafora, il Cts, la Figc, Lega di serie A di serie B, Lega Pro, rappresentanti dei giocatori e degli allenatori. Il calcio ripartirà e per quanto riguarda la serie A stabilite le regole in caso di ulteriore stop definitivo. La serie B seguirà di conseguenza le norme della massima serie. La Lega Pro ha già chiuso ogni discussione inerente alle tre promozioni e disputerà soltanto i play-off per decidere chi sarà la quarta promossa.Tutto bene ciò che finisce relativamente bene in tempi di Coronavirus per quanto riguarda il calcio? Non proprio. Le società hanno tutelato i propri interessi nei confronti delle Emittenti privati che avevano rifiutato il pagamento della sesta rata (230? milioni di Euro) in caso di stop anticipato del campionato. Null’altro ha interessato sia le società, sia il Governo.

Governo e Figc non si sono mai posto il problema dei tifosi che pur avendo pagato in anticipo la tessera di tutti gli incontri casalinghi non potranno assistere agli ultimi dodici incontri della serie A e agli ultimi dieci incontri della serie B. Si è parlato in ambito governativo della riapertura dei cinema e teatri, dei lidi balneari, dei ristoranti, pizzerie e bar e di come devono operare, hanno ripreso a circolare i treni nell’intera Italia, è stato riaperto il traffico interregionale, si circola liberamente in città e anche senza mascherina, ma della presenza dei tifosi allo stadio, un luogo ampio e all’aperto, nessuno ha mai parlato. I tifosi, in questa fase in cui si parlava della ripresa del campionato, sono stati considerati il convitato di pietra e dalla Figc e dal Governo. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ripreso ad occupare le piazze dal due giugno e da quel giorno come è solito fare non ha smesso di frequentarle dando seguito ai soliti self. Lui che ha sempre pronte tutte le soluzioni a favore degli Italiani, non ha speso una sola parola a favore dei tifosi e della possibilità di tornare allo stadio a breve. Il calcio esiste perché esistono i tifosi, senza la loro partecipazione non esisterebbe. Per chi iniziano i campionati? Non certo per i tifosi. La prossima stagione, indipendentemente dalla data d’inizio, per chi sarà giocata se già è stato annunciato dai vari responsabili che fino al termine dell’attuale anno gli stadi saranno a porte chiuse? Ci si vanta dell’enorme bacino economico che il calcio rappresenta per ogni Paese, ma non si dice il seguito: il calcio è forte economicamente per volontà dei tifosi che devono essere sempre presi in giusta considerazione.