Prestiti senza busta paga. Esistono davvero?

Ottenere un prestito da banche ed istituti finanziari oggi è sempre più complicato, soprattutto senza una busta paga. Tuttavia negli ultimi anni si stanno sviluppando varie tipologie di prestiti senza busta paga, per venire incontro ad una determinata categoria di persone. Tra queste rientrano giovani, studenti, disoccupati, lavoratori autonomi e casalinghe che non hanno una busta paga, quindi devono trovare dei prestiti alternativi.

Nei seguenti paragrafi illustreremo qual è l’iter burocratico per richiedere un prestito senza busta paga, quali sono le procedure e per quali categorie è indicato questo finanziamento.

Cosa sono i prestiti senza busta paga?

Con il termine prestito senza busta paga si fa riferimento a dei finanziamenti concessi dalla banca ad un soggetto che ha necessità di liquidità immediata, anche se è sprovvisto di una busta paga. Ciò non significa che l’istituto di credito concede il prestito a chiunque, ma richiede comunque determinate garanzie e preferibilmente la presenza di un garante.

La concessione del prestito viene rilasciata dopo un’attenta istruttoria relativa alla situazione finanziaria del richiedente. Si tratta comunque di prestiti di piccola entità, poiché per finanziamenti più importanti sono richieste garanzie più onerose.

Quali sono le garanzie richieste dagli istituti di credito?

Nei prestiti senza busta paga l’istituto di credito non può contare sullo stipendio da lavoratore dipendente che funge da garanzia. Sono quindi richieste specifiche garanzie che possono essere ipotecarie o personali.

Le garanzie ipotecarie prevedono appunto l’ipoteca e, se necessario, il pignoramento di beni immobili o mobili registrati come auto, barche, titoli, denaro sul conto corrente ecc. Tale garanzia però non è particolarmente diffusa, poiché il bene impegnato spesso ha un valore di gran lunga superiore al finanziamento stesso.

Risultano invece molto più gettonate le garanzie personali, come ad esempio la fideiussione di un genitore, per dare alla banca la certezza di potersi rivalere economicamente su un soggetto affidabile che faccia da garante.

Nel caso in cui il firmatario non dovesse essere in grado di restituire il debito, subentrerebbe il garante a coprire il pagamento. L’istituto di credito effettua un’istruttoria sullo stesso garante, per valutarne la solidità finanziaria e quindi l’affidabilità economica. Il garante diventa obbligato in solido col debitore principale, quindi l’istituto può rivalersi anche su di lui in caso di mancato pagamento. In tal caso sarà il garante a rivalersi a sua volta sul firmatario.

Le varie tipologie di prestiti senza busta paga

Come abbiamo anticipato i prestiti senza busta paga sono indicati per quelle categorie che non hanno un lavoro a tempo indeterminato, disoccupati, giovani e casalinghe. Nei seguenti paragrafi analizziamo le modalità di accesso per ogni categoria.

Prestiti senza busta paga per studenti e giovani

Tra le categorie interessate ai prestiti senza busta paga ci sono gli studenti. Si chiamano prestiti per studenti universitari e sono particolarmente vantaggiosi poiché la restituzione del denaro è richiesta dopo la fine del percorso di studi. In pratica l’istituto di credito scommette sul giovane, dandogli la possibilità di concludere il suo iter e trovare un lavoro.

I prestiti ai giovani sono destinati anche ai ragazzi che vogliono lanciare una piccola attività, ma svolgono lavori saltuari e stagionali e quindi sono privi di una busta paga. In tal caso subentra spesso un genitore che fa da garante agli occhi dell’istituto di credito.

Prestiti senza busta paga a disoccupati

Per i disoccupati è possibile accedere ai prestiti senza busta paga, ma l’iter burocratico è più complesso e tortuoso. Nella categoria delle persone senza busta paga rientrano anche lavoratori autonomi o chi riceve una rendita.

In questi casi i prestiti vengono erogati con notevoli restrizioni e solo se vengono offerte garanzie tali da assicurare la restituzione del debito. Questi finanziamenti sono generalmente accompagnati da pegni sui titoli, più difficilmente da ipoteche su immobili.

Tale prestito ha costi piuttosto elevati, sia per quanto riguarda le commissioni che il tasso di interesse, quindi è opportuno valutarlo con attenzione.

Prestiti senza busta paga per casalinghe

Infine c’è la categoria delle casalinghe, che devono avere un reddito dimostrabile per accedere ai prestiti senza busta paga. Le banche e gli istituti di credito concedono il prestito se le casalinghe dimostrano di fare piccoli lavori, anche part time, da cui ricavano introiti.

Per richiedere il prestito sono necessari: un garante, un documento di identità, un’entrata fissa ed un’entrata visibile sul conto corrente, un immobile da ipotecare ed un accordo di locazione.

Conclusioni finali

I prestiti senza busta paga erogano cifre piuttosto contenute, quindi sono indicati per una spesa casalinga extra, un piccolo progetto imprenditoriale o un percorso di studi. Rappresentano la scelta ideale per casalinghe, giovani imprenditori e studenti, mentre per i disoccupati la strada può risultare più complessa. Ad ogni modo è opportuno trovare un garante affidabile, in modo da convincere più facilmente la banca a concedere il prestito.

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